Per sempre alla Roma, anche se il rischio di vederlo altrove c'è stato. Totti immagina come sarebbe stata la sua carriera se avesse accettato la corte del Real Madrid, ad esempio: "Se fossi andato al Real Madrid avrei vinto tre Champions League e due Palloni d'Oro. Avrei avuto più opportunità, senza dubbio. Ma preferisco quello che ho fatto con la Roma, la fedeltà è già una vittoria. C'è solo il rammarico di non aver vinto due o tre scudetti in più". 

Il capitano poi rivela: "Ho offerte da importanti squadre straniere, non da italiane".

Anche un aneddoto sul Mondiale del 2006: "Il giorno dopo l'intervento chirurgico, Marcello Lippi venne a trovarmi all'ospedale e mi disse: 'Tu verrai al Mondiale anche su una gamba sola". Su Carlos Bianchi: "Lui insisteva affinchè me ne andassi pensava che, nonostante le attese, fossi un giocatore normale. Lo accettai tranquillamente e avevo quasi firmato con la Sampdoria. Ma ci fu un torneo amichevole a Roma, dovevamo giocare contro il Borussia Moenchengladbach e l'Ajax, squadra in cui giocava Jari Litmanen, che Bianchi voleva a ogni costo portare alla Roma. Per lui, Litmanen era un giocatore stratosferico, il più forte in circolazione. In quel torneo, giocai benissimo e segnai un gol in ognuna delle due partite. Il presidente Sensi disse allora: 'lui non si muove di quì".

"Francesco, una parola per definire la Lazio", chiede France Football a Totti per cominciare una lunga intervista. "Niente", è la risposta del capitano della Roma alla rivista francese. France Football precisa, alla fine dell'articolo, che "l'addetta stampa della Roma è voluta tornare sulla risposta di Totti", sottolineando che il capitano della Roma "non voleva fornire parole per definire la Lazio".

Se tuo figlio Cristian ti dicesse fra qualche anno che esce con una tifosa della Lazio? "A casa non ci rientra".

Da bambino, sua madre optò per l'offerta della Roma: "Se avesse scelto la Lazio - dice Totti ridendo - penso che l'avrei ammazzata".

Hai amici tifosi della Lazio? "Purtroppo sì".