Conferenza stampa, MARQUINHO: "Ho esperienza, non dovrò adattarmi". SABATINI: "E' un giocatore forte che ci mancava. La Roma diventerà grande in fretta, trattiamo calciatori di alto profilo. Combattiamo per la Champions" (AUDIO, FOTO e VIDEO)

16/02/2012 alle 14:06.

Dopo 15 giorni dal suo approdo ufficiale alla Roma, Marquinho si presenta ai suoi nuovi tifosi. L'ex calciatore del Fluminense, giunto in prestito fino al prossimo giugno, indosserà la maglia numero 7 e sarà accompagnato dal ds Sabatini, per la sua prima conferenza stampa al termine della seduta mattutina:

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Dopo 15 giorni dal suo approdo ufficiale alla Roma, Marquinho si presenta ai suoi nuovi tifosi. L'ex calciatore del Fluminense, giunto in prestito fino al prossimo giugno, indosserà la maglia numero 7 e sarà accompagnato dal ds  per la sua prima conferenza stampa al termine della seduta mattutina:

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Introduce la conferenza, : "Marquinho l'abbiamo tenuto un pò al coperto, sta lavorando per tornare nelle condizioni ottimali. E' un calciatore forte, nonostante non sia stato accolto in pompa magna, ha vinto un campionato, è stato l'eroe del Fluminense segnando il gol della salvezza. Ha fatto tutta la trafila dal Palmeiras, fino ad arrivare qui, siamo molto fiduciosi che possa darci una mano. L'abbiamo preso perchè è un tipo di centrocampista che ha alcune possibilità tecnico-tattiche che non avevamo"

Inizia la conferenza del brasiliano:

 

Qui si gioca col , lì come eri abituato? Che caratteristiche hai?

"Ho giocato come centrocampista interno, come terzino, non credo di avere problemi di adattamento qui a Roma"

La Roma ha 15 partite da qui alla fine della stagione, tu devi riprendere la condizione, hai tanti giocatori forti davanti. Possono bastare 15 partite per essere riscattato?

Interviene : "Probabilmente non sarà lui a decidere il riscatto, dovrà dare segnali di essere un giocatore forte. Potrà bastare anche una sola partita per vedere che sarà forte come speriamo e sappiamo"

La risposta di Marquinho: "Sono d'accordo col direttore. L'importante è farsi vedere per farsi confermare"

Ti sei dato una spiegazione per essere arrivato in un campionato importante a 25 anni?

"Penso che ogni giocatore abbia il proprio percorso. Tanti vengono qui giovani e hanno bisogno di adattarsi, io vengo a 25 anni e mi presento con una maturità maggiore"

Quando hai saputo dell'interesse della Roma per la prossima volta?

"A fine dicembre, poi sono venuto qui per trovare tutti gli accordi del caso"

Cosa ti ha detto Luis Enrique? Puoi conquistare la nazionale qui?

"Luis ha parlato molto per me, mi ha spiegato come mi vede in campo. La nazionale è un sogno, per tutti"

Tra quanto pensi di essere pronto? Che idea ti sei fatto della stagione della Roma?

"Per essere pronto credo manchino pochi giorni, già col Parma potrei esserci, poi dipende dall'allenatore. La Roma merita una situazione migliore, riuscirà a vincere molte delle prossime partite e salirà in classifica"

Come ti sei trovato qui? C'è una tradizione di brasiliani...

"Non mi potevo aspettare di meglio. Sono sicuro che da qui in avanti andrà meglio"

Luis Enrique ti ha già dato un ruolo specifico?

"Il mister mi chiede sempre dove preferisco giocare. E' difficile dirlo dopo i primi allenamenti, dopo la prima partita lo vedremo insieme e lo capiremo insieme"

Ha trovato differenze tra le metodologie di allenamento?

"Sicuramente entrambi gli allenamenti sono duri, in Brasile i giocatori si allenano per correre in tutto il campo, qui sono più circoscritti"

Hai parlato con Juan prima di arrivare?

"L'ho incontrato a Rio de Janeiro a metà dell'anno scorso. L'impressione che mi sono fatto è che avrò molti amici, non soltanto con i brasiliani"

C'è un giocatore al quale ti ispiri?

"Sempre mi sono piaciuti i grandi giocatori, come Ronaldinho o Zidane. Giocatori diversi che riescono a fare con la palla tante cose"

La Roma vive quasi una discrasia in questa stagione. Arrivati a questo punto, questa Roma può ambire alla zona ?

"La Roma deve ambire a qualcosa, prima di tutto a rappresentare qualcosa nel panorama calcistico e ci sta riuscendo secondo me, a introdurre un'idea di gioco che non sono rivoluzionari. Una personalità, una maniera di pensare al calcio, abbiamo scelto Luis per questo, ma non deve escludere la possibilità di vincere le partite. Sento parlare di anno di transizione, di benevolenza con cui vengono accolti i risultati. Giochiamo un calcio esclusivo in Italia, siamo vittime di qualche rovescio, dobbiamo saperlo sopportare. Le sconfitte son dolorose per voi e per noi. Sapevamo che per creare una grande squadra dovevamo passare per questo percorso. Non sarà un piano quinquiennale di memoria staliniana ma sarà un'affermazione molto più veloce la nostra"

Perchè ha scelto il prestito se la Roma crede in Marquinho? Le è stato offerto il rinnovo?

"Marquinho è una soluzione di prudenza, è una condizione che abbiamo voluto noi. Tutti i giocatori, anche quelli supposti forti, potrebbero trovarsi in difficoltà. E' una formula che ci agevola, è un'alternativa tattica importante, più verticale che orizzontale. Il mio contratto è marginale, non ho avuto offerte da nessuno, salvo che dalla Roma e non sarei neanche propenso ad ascoltare altre offerte perchè fino al 30 giugno penserò solo alla Roma. Un vostro grande giocatore, , mi ha definito una persona poco serena, voglio firmare quando lo sarò. La Roma bisogna guadagnarsela"

La Roma secondo me è carente nella fascia media d'età. Nelle prossime operazioni, ne terrà conto? 

"Sono assolutamente convinto che non conta l'età ma il valore. Credo anche che l'esperienza conti, soprattutto per i più giovani. Si innesca un meccanismo secondo cui squadra giovane significa squadra che perde, non è così. Siamo in una situaizone complessa ma siamo tranquilli per quello che stiamo facendo e faremo"

Le è arrivato un input dalla società sul budget per costruire una squadra da scudetto? 

"E' impegnativa la risposta che ti devo. Mi sembra improbabile poter prevedere o auspicare uno scudetto. Auspico la competitività, ogni domenica. La proprietà americana è molto presente anche se distante, abbiamo fatto una riunione per fare un piano. Vogliamo capire questa squadra prima, che ci dovrà dare dei segnali. Bisogna prima stabilire una forte identità nel gioco e nei comportamenti, sta nascendo nei giocatori l'idea di quello che siamo e dobbiamo essere. Siamo certi di poter combattere già quest'anno per ottenere qualcosa, se questa squadra si confermerà, l'anno prossimo potremo diventare molto più forti con quello che ci ha indicato la proprietà"

Cosa serve alla Roma per essere competitiva oggi?

"Ci manca probabilmente la convinzione di poterlo essere. A volte subiamo delle situazioni tattiche in campo e non troviamo immediatamente le contromisure, questa è una squadra già competitiva che se avesse vinto a Siena sarebbe stata già in un'orbita interessante. Saremo all'altezza perchè vedo la qualità del lavoro, è una corda tesa allo spasimo quello che propone l'allenatore, c'è voluto tempo. Quando sono venuto qui ho detto di voler costruire qualcosa. A sei mesi sono molto soddisfatto di quello che sta facendo la squadra"

Vucinic, Borriello alla , Pizarro al , Menez al Psg. Perchè questo bisogno di disfarsene?

"Abbiamo fatto delle scelte, giocatori che erano funzionali o no al progetto. Vucinic è stata l'unica scelta condizionata dalla volontà del giocatore. In questo sport le scelte sono di tutti i giorni, e vengono fatte in virtù di un percorso, poi le scelte si possono anche sbagliare. Una squadra non diventa forte con 3 giocatori ma deve diventarlo dentro prima"

Cosa pensa dopo la partita di Siena?

"Penso che le contromisure degli avversari devono essere superate dalle nostre difficoltà. I temi posti a Siena sono stati analoghi a quelle in altre circostanze dove abbiamo vinto. Non vogliamo che il nostro allenatore diventi un tattico, un'alchimista. Vogliamo un allenatore che sia un portatore di un'idea, ce la riconoscono in Europa, dobbiamo avere la forza di andare avanti nonostante qualche sconfitta"

Cosa vi ha portato a non intervenire a gennaio? Su Kjaer, Angel e Bojan?

"E' stata una scelta che ha due matrici: una perchè a gennaio non si muovono i calciatori forti, l'altra perchè abbiamo voluto dare, su input dell'allenatore, la possibilità al tecnico di lavorare. Kjaer è il nome da abbattere nell'area, è vittima di una sindrome, il Kjaer che ho voluto portare a Roma era quello che ha giocato a Milano con l'Inter. Dopo l'episodio nel derby è entrato in un tunnel oscuro, quindi va in campo senza sicurezza. Dobbiamo proteggerlo perchè è un calciatore della Roma, nonostante la cosa si sia fatta difficile perchè è contaminato ormai. I suoi errori purtroppo sono biondi e di un metro e novanta, quindi si rimarcano più facilmente. José Angel ha iniziato alla grande, ma ripartirà. Non dobbiamo difendere i nostri calciatori a dispetto dei santi, però aspettiamo che diano risposte congrue e consone alla loro qualità. Bojan? Scusate ha fatto un gol in più di Vucinic, con le sue pause, e forse 4 gol in più di Borriello. Non lo boccerei, ha trovato meno spazio di quanto si possa aspettare, ha trovato il momento di . Aspettiamolo, abbiamo ancora mesi di campionato"

Oltre a giocare un calcio esclusivo, qual è l'obiettivo per quest'anno?

"Non abbiamo dichiarato obiettivi, ma io oggi ti dico, nonostante i numeri ci condannano, combattere per la , tutte le domeniche dobbiamo pensare ad un obiettivo da raggiungere"

L'arrivare o meno in Europa condizionerà le sue scelte? In Brasile il mercato è ancora aperto...

"Noi lo consideriamo chiuso il mercato. La società non ha messo mai paletti, ovviamente insieme a Baldini e stiamo guardando di proporre cose corrette a questa società. Sarebbe troppo facile ipotizzare la campagna acquisti del , però la società non ci ha mai inibito per le scelte che faremo"

Possiamo dire con sicurezza che sarà il ds della Roma anche l'anno prossimo?

"Sì, però ci tengo a dire che la mia inquietudine è riferita al lavoro che faccio, devo essere tranquillo quando faccio una cosa simile. Questo è il vertice della mia carriera calcistica, non mi fermo a quello che ho ottenuto, quando firmerò il contratto voglio essere sicuro di esserci riuscito. Qualche anno fa, l'avrei definito 'sogno'. Aspetto di vedere come questa squadra farà questa partite"

Secondo lei quanto è incompleta questa squadra?

"Cercheremo sempre di avere un numero di giocatori non altissimo, senno diventa un problema gestirli. Sappiamo bene che i giocatori che verranno dovranno essere molto forti. Dovrà esserci una chiusura di quello che abbiamo cominciato a fare. Siamo sulle piste di giocatori di alto profilo"

Il 6° posto sarebbe un fallimento?

"No, dipende dai comprotamenti. Se ci arrivi dopo aver lottato per essere 3, quarti o quinti. Bisognerà vedere che tipo di calcio proporrà la squadra"

Le è stato proposto un contratto triennale? Perchè guarda al progetto con scadenza annuale?

"No, io guardo alla mia vita con scadenza minori. Voglio che ci sia una mia tranquillità interiore, le mie notti non sono quelle del Principe di Condè. E' un privilegio essere qui, voglio capire dove arriverà questa squadra"