RADIO RADIO - Queste le parole di Roberto Calenda, mediatore internazionale di calciomercato e agente Fifa, che ha lavorato all'acquisto di Adriano da aprte dell'AS Roma, assistendo Daniele Pradè nel suo viaggio a rio de Janeiro.
Rosella Sensi la ha ringraziata in conferenza. Perché lei è stato così importante?
Io ringrazio Rosella Sensi come lei ha ringraziato me. Quando si chiudono queste operazioni il merito è di tutti, della società che vuole il giocatore e degli agenti. È una contrattazione non facile, uno dei più forti nel suo ruolo, ma che ha avuto tanti problemi. Cè la bravura e la competenza dei professionisti che ci hanno lavorato.
Clausole sul contratto. Un po particolare..
E un contratto studiato insieme in cui ognuno si prende le sue responsabilità. Io lo vedo come un atto di Adriano di dimostrare a tutti e a se stesso che è il giocatore che è stato. Lo ha detto spesso, deve molto agli italiani e a questa nazione, vuole dimostrare di aver capito di aver sbagliato e di voler tornare il giocatore che è. La Roma è stata brava a fargli sentire laffetto accogliendolo in casa come uno di famiglia. Una scintilla che a lui è piaciuta molto. Intorno a lui si era scatenata una bagarre, ve la assicuro.
Che impatto può avere Adriano? Con che spirito inizia?
Adriano sa bene in che squadra è andato a giocare, una squadra arrivata seconda, che farà la Champions League, che ha grandi campioni. Non è che sa che arriva e ha il posto assicurato. Ha accettato la sfida per mettersi in discussione. Dietro di lui si innescano sempre polveroni enormi. È seguito da tutti i giornali. I problemi un po se li fa cadere addosso, altre volte però si esagera alla ricerca dello scoop.
Adesso lui cosa farà?
Gli è stato dato un programma differenziato voluto anche da lui che è un po di tempo che sta fermo, giusto per farsi trovare pronto allinizio della preparazione. Inizia per tornare al peso ideale. Però vorrei sottolineare che anche se il ragazzo è un po sovrappeso, la Roma gli ha fatto i complimenti, perché lo ha trovato molto bene sulla forza e non solo. Il ragazzo cè.
A gennaio cosa è successo? È vero che negli ultimi giorni hanno provato a prenderlo il Genoa e un club degli Emirati Arabi?
Adriano ha una parola sola, a gennaio è voluto restare al Flamengo per la Libertadores a cui teneva e a cui tenevano il Flamengo e i suoi tifosi. Lì sono stati eliminati in Cile nonostante un suo gol, ci ha provato in tutti i modi ad andare avanti. Il Flamengo ha rivinto con lui dopo 18 anni, lì lui è come Totti a Roma. E arrivata unofferta milionaria dagli Emirati ma non ha neanche voluto ascoltare le loro cifre milionarie. Ci sono state tante squadre, non solo dallItalia, anche da Inghilterra e Spagna, che volevano Adriano. Lui è stato fermo e chiaro nella sua scelta.
Pensa che lattacco della Roma possa subire grandi modifiche nei prossimi mesi?
Io non lo so, i programmi della società li sanno loro. Ma posso dire che hanno programmi ben chiari in mente, progetti chiari. Puntano a fare una squadra che stia ai vertici in Italia e in Europa. La Roma farà di tutto per restare ai vertici.
È vero che la Roma sta rifiutando le lusinghe che riceve costantemente per Vucinic e De Rossi?
Mi sembra che per lo stesso De Rossi la presidenza abbia detto che non se ne parla. Non vogliono vendere i prezzi pregiati, ma vogliono continuare a certi livelli. Penso sia la squadra che si è mossa in modo più rapido e veloce sul mercato, prendendo i giocatori che gli servivano.