Premio Bearzot, Ranieri riceve la Palma d'Oro: "Scartato due volte dalla Roma, ma non ho mai mollato". Tavecchio: "Gli auguro di vincere il Mondiale con la Nazionale, ma non è facile portarlo via dall'Inghilterra" (FOTO)

09/05/2016 alle 18:51.
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DA PIAZZA DE BOSIS DAMIANO FRULLINI - Alle ore 12, presso la sala d'onore del CONI, Claudio Ranieri, artefice del miracolo Leicester, verrà premiato con la Palma d'oro per merito sportivo. Presenti, oltre all'allenatore, varie autorità del calcio italiano come il presidente della Figc Carlo Tavecchio, Malagò, Abete, Montezemolo, Nicchi e il campione del Mondo Dino Zoff.

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"Vincere la Premier con una allenatore italiano è il massimo. Auguro a Ranieri di vincere il Mondiale con la Nazionale - ha dichiarato il numero 1 della Figc che poi, sulle possibilità di vedere il tecnico come prossimo Ct, ha aggiunto - In Inghilterra lo aspettano grandi successi. Togliergli questa opportunità non è facile".

"In 100 anni solo Lippi dopo il Mondiale aveva ricevuto un premio simile", il commento di Giovanni Malagò, presidente del Coni, definendo la Palma d'oro come: "Il maggior riconoscimento sportivo".

Claudio Ranieri, dopo aver ricevuto il premio, si rivolge ai giovani: "Io per due volte fui scartato dalla Roma ma non ho mai mollato. Arrivò a Roma Herrera e mi prese all'età di 18 anni, per cui c'è sempre speranza. Poi sono andato al Catanzaro, al Catania...poi ho fatto una cosa che non avrei mai pensato di fare: l'allenatore. Una cosa è stare fuori dal campo è una cosa è stare in panchina. Tutti siamo convinti di capire di calcio. Mi sono detto, vediamo se so interagire con i miei giocatori e sono ancora qua. Devo ancora imparare perché il calcio è una materia bellissima. Io mi sento sempre quello della Grecia. Non mi sono mai fermato, neanche dopo essere stato esonerato dalla Grecia e questo credo che sia un insegnamento importante: voi giovani cercate di andare sempre avanti. Non pensate allo sport come qualcosa che vi fa ottenere soldi ma come qualcosa che vi faccia restare vivi, vi tenga uniti e vi faccia sognare, perché il vostro scopo è restare vivi e socializzare con lo sport".
Poi, riguardo al suo Leicester: "Posso soltanto ringraziare le persone che sono venute, i miei giocatori che mi hanno regalato una cosa incredibile. Dovevamo salvarci a inizio anno... La soddisfazione più importante? Sì, ma mi riallaccia a Cagliari, perché lì è stato il mio primo scudetto. Da lì c'è stato il volo che sta continuando. Nazionale? sta facendo un grandissimo lavoro, mi dispiace che lasci la nazionale ma sono contento che verrà in Premier. Un rivale in più? Sì, ma questo è bello e poi è italianità".