LAROMA24.IT Perdere un uomo per unespulsione non fa mai piacere. Figurarsi se si tratta del proprio portiere, il ruolo più delicato e il giocatore più difficile da sostituire. Dopo luscita forzata di Doni nella scorsa giornata di campionato contro il Chievo, LAROMA24.IT è andata alla ricerca dei precedenti, in un arco temporale che va dalla stagione 1989/90 ad oggi.
Il dato che emerge è che in questi ultimi ventanni soltanto in 6 occasioni i giallorossi sono stati costretti a privarsi del loro estremo difensore.
Ben otto stagioni sono trascorse dallultimo cartellino rosso, prima di quello in cui è incappato Doni. Curiosamente, lultimo precedente risale ancora ad una gara contro il Chievo, il 22 Dicembre 2001 a Verona. In quelloccasione Antonioli fu costretto a lasciare la responsabilità tra i pali a Pelizzoli. Negli occhi di tanti tifosi è rimasto lo splendido intervento (probabilemente uno dei pochi nella sua militanza romanista) del portiere ex-Atalanta che, a freddo, volò a deviare un calcio di punizione destinato sotto lincrocio.
Nel campionato 1997/98 furono addirittura due le partite in questione. In un Roma-Lecce del 21 Settembre 1997 Miki Konsel venne cacciato dopo aver atterrato Maspero in area. Chimenti fece il suo ingresso in campo e divenne eroe del match parando il calcio di rigore dello stesso Maspero. Stessa sorte per il portiere austriaco in un Roma-Bari del 15 Marzo 1998: richiamato Balbo e dentro nuovamente Chimenti.
Andando a ritroso arriviamo al match contro la Juventus del 15 Gennaio 1995. Al Delle Alpi venne espulso Cervone e Lorieri prese posto.
Per concludere, nel campionato 1992/93, per l esattezza nel confronto del 6 Dicembre 1992 tra Roma e Parma, rosso per Zinetti nel finale e nuovamente Fimiani chiamato in sua vece ( sostituito Garzja). La stagione viene ricordata anche per un altro episodio legato allassenza di portieri. In Coppa Italia stavolta, nel post-partita della semifinale di ritorno Milan-Roma a San Siro una rissa (?) negli spogliatoi costò la squalifica congiunta di Cervone e Zinetti. La conseguenza fu che il terzo portiere, il giovane Patrizio Fimiani giocò sia la finale di andata che quella di ritorno contro il Torino.
E interessante notare quali siano stati gli esiti delle gare dopo le espulsioni. Se abbiamo già citato qualche fortunato episodio come il miracolo di Pelizzoli a Verona o il rigore parato da Chimenti, analizziamo nel dettaglio le gare. In nessuna di esse lespulsione ha influito negativamente.
Il match con la Juventus fu lunica sconfitta, ma al 70, al momento del rosso, i giallorossi erano già sotto per una rete a zero (3-0 il finale).
Nessuno stravolgimento nelle sfide contro il Bari ( 2 a 1 il tabellino conclusivo con marcatori: 1 P.Sergio, 54 Zambrotta, 80Aldair. Konsel espulso al 43 sull 1 a 0 ) e nella gara di sabato ( al 12 la Roma era già in vantaggio dopo il gol-lampo di De Rossi).
Addirittura vittorie colte in inferiorità numeriche nelle restanti tre sfide. Nella gara contro il Parma Zinetti abbandonò il campo al 83 a reti bianche e poi di Rizzitelli il guizzo vincente all'87'.
In Roma-Lecce, dopo luscita di Konsel al 38 si era sullo 0 a 0, poi la gara terminò 3-1, a segno Totti (47), Palmieri (54), Di Biagio (62), Balbo (68).
Infine nella gara contro il Chievo dellanno post-scudetto altro 0 a 0 al momento dellintervento ad ultimo uomo di Antionioli all8 della ripresa. Poi gli uomini di Capello demolirono per tre reti a zero la squadra di DelNeri.
Come diceva Liedholm insomma. Il portiere conta molto, ma in dieci si gioca anche meglio.
Andrea Palazzo