DA TRIGORIA EMANUELE ZOTTI - Giornata di presentazione al Centro Tecnico Fulvio Bernardini per Lorenzo Pellegrini, al ritorno nella Capitale dopo l'esperienza con il Sassuolo. Queste le sue parole in conferenza stampa:
Monchi: "Uno dei miei obiettivi quando sono arrivato a Roma era che Lorenzo tornasse a Roma. Sono felice perché abbiamo preso un giocatore con un potenziale campione per il futuro".
Per Pellegrini: Dopo l’annata passata hai avuto gli occhi addosso di molte squadre, l’amore per la Roma ha fatto la differenza?
Sì, sicuramente era il obiettivo tornare a casa e proseguire il mio percorso. E’ stato molto importante la scelta di andare via due anni per poi tornare. Il Sassuolo mi ha aiutato al 150% per crescere come calciatore, come persona e come uomo. Sicuramente un ringraziamento lo devo al Sassuolo e al presidente che mi ha sempre mostrato la sua fiducia. Ora sono qui e penso a questo.
Per Monchi: cosa può dare Pellegrini a questa squadra?
Ci può dare molto. E’ un calciatore maturo che aveva già una maturità calcistica che è migliorata al Sassuolo. Abbiamo altri giocatori a centrocampo, lui ci può dare molta sostanza visto che spicca sotto tutti i punti di vista. E’ un ottimo acquisto.
Per Pellegrini: In cosa ti senti cresciuto dopo gli anni a Sassuolo?
In tutto credo. Sia a livello calcistico, perché se sono andato via è perché ancora avevo da crescere e da maturare. Se oggi sono qui è perché ho fatto un percorso che mi ha portato ad essere pronto. Anche come uomo, mi hanno fatto capire com’è il calcio vero e la vita vera. Molte persone mi hanno aiutato emotivamente, non è facile andare via a 18 anni dopo aver varcato per 10 anni la stessa porta. Ringrazio tutto il Sassuolo, i tifosi ed il Presidente che mi ha aiutato tanto.
Per Monchi: negli Stati Uniti la Roma ha avuto tre impegni importanti. Che sensazioni ha avuto?
Buone. Siamo sul cammino giusto per raggiungere quello che chiede il mister. Qualcosa va migliorato, ovviamente, avendo affrontato squadre come Tottenham, PSG, senza Neymar, e Juventus. Loro hanno tenuto sostanzialmente la stessa struttura, stesso allenatore e così via, noi abbiamo cambiato. Tuttavia abbiamo giocato alla pari e per me è un motivo di soddisfazione, malgrado mi renda conto che possiamo ancora migliorare.
Per Pellegrini: il Mondiale in Russia è un obiettivo per te?
E’ un obiettivo, ognuno deve porsi degli obiettivi e cercare di fare il massimo. So che c’è il Mondiale e vedremo. Bisogna vedere come andrà, abbiamo un centrocampo forte. Bisogna vedere quanto giocherò, ma non mi preoccupa tanto perché posso imparare dagli altri ragazzi. Devo rubare dai grandi. Io spero di fare bene e di giocarmi bene le mie possibilità.
Per Monchi: possiamo fare il punto sull’attaccante esterno? A che punto è la trattativa per Mahrez?
La situazione per Mahrez non è cambiata per niente rispetto all’ultima conferenza di Moreno. Mi piacerebbe fare due riflessioni: per prima cosa, una squadra come la Roma, che ha giocatori come Pellegrini, Strootman, Nainggolan, Dzeko, Fazio, Kolarov e così via, non può pensare che il suo rendimento dipenda dall’arrivo di uno o di un altro esterno destro. La garanzia del rendimento è la squadra intera. Per secondo, non so se sarà Mahrez o un altro giocatore, quello che arriverà sarà importante e collaborerà ad una squadra già magnifica.
Per Pellegrini: che cosa chiede Di Francesco a una mezzala?
Noi lavoriamo molto su dei movimenti, il mister cerca di darci tante linee di passaggio. In campo poi è il giocatore che decide qual è la soluzione migliore, ma lui ci dà un’impronta. Alle mezzali chiede tanto lavoro e che bisogna correre avanti e indietro con la stessa frequenza. Ci ho lavorato molto a Sassuolo. Ci vorrà un po’ di tempo prima che tutti riescano a interpretare quello che il mister chiede.
Per Monchi: a che punto siamo col rinnovo di Manolas?
Ho parlato con lui e gli ho trasmesso la nostra idea, che non dico pubblicamente. I tempi li detterà il club, lui ha fiducia nella società ed il club ha già dimostrato di meritarla questa fiducia. Si parte da una fiducia reciproca.
Per Pellegrini: ti piacerebbe diventare una bandiera della Roma?
Era il mio obiettivo tornare. Qui ci sono cresciuto, per me questa è casa. Ben vengano questo tipo di domande. Da parte mia c’è tutta la disponibilità, sono contento di essere tornato. Il resto vedremo, sia da parte mia che da parte di altri c’è la disponibilità di continuare insieme.
Per Monchi: ti piace Emre Mor? A che punto siamo con gli esuberi?
Oggi è Emre Mor, ieri era Rodrigo Caio. Non mi piace parlare dei nomi. Sono tutti interessanti e possibili obiettivi della Roma. E’ importante la discrezione per non creare casino. In quanto alle partenze, stiamo lavorando per trovare il meglio per loro, parlo dei vari Gyomber, Vainqueur, Castan e Iturbe. In alcuni casi siamo più vicini, in altri più lontani. Resta ancora un mese, sono persone oltre che giocatori, non manderemo nessuno in una destinazione non gradita.
Per Pellegrini: la differenza tra Di Francesco a Roma ed a Sassuolo?
Nulla, il mister come il suo staff sono gli stessi, lo dico davvero. Hanno sempre lo stesso modo di pensare, molti degli allenamenti si sviluppano come a Sassuolo, non è cambiato molto. Sono molto contento, si dice sempre che non è facile gestire e vedere tante situazioni, alle volte basta essere sé stessi.
Per Monchi: state cercando un esterno destro che sia per forza mancino?
Più che il piede, ci interessa il profilo. Serve un esterno che non giochi solo sulla linea laterale, ma che si accentri. Serve un mancino perché viene più naturale ai mancini accentrarsi, ma potrebbe essere anche un esterno che sia destro ma che abbia questa tendenza.
Per Pellegrini: le offerte di Milan e Juventus ti hanno mai messo il dubbio di poter tornare alla Roma?
A gennaio non avevo il dubbio di andare via dal Sassuolo. Non era un buon momento, stavamo passando guai sia di classifica che di infortuni. C’erano state offerte, anche della Roma, ed abbiamo deciso insieme di rimanere lì fino a fine anno. Non era giusto lasciare il Sassuolo in un momento in cui non se lo meritava. Mi hanno dato tanto, mi sembrava normale dare qualcosa a loro. So bene che ci sono state squadre interessate, ma a me premeva sapere se tra questi club c’era la Roma. Il Direttore mi ha aiutato molto, ci siamo sentiti molto durante l’anno. Non ho avuto dubbi, la mia strada era quella e basta.
Per Monchi: manca anche un difensore centrale alla Roma?
Io parlo tutto il giorno con Di Francesco. Tutti i passi che compio li faccio col mister. La nostra priorità è l’attaccante esterno, questo non vuol dire che non prenderemo un difensore, ma oggi la priorità è l’attaccante esterno. Avremo due amichevoli contro Siviglia e Celta Vigo, poi vedremo se e dove migliorare questa rosa. Partendo sempre dal presupposto che le scelte sono di comune accordo col mister.
Per Pellegrini: che sensazioni ti dà non giocare con Totti?
Un pochino dispiace, potevamo farlo giocare un altro anno (ride ndr). Sono contentissimo, stare qui per me è un onore. So e spero che Francesco continui ad essere qui, lo vedrà lui se vorrà. Già essere in questo spogliatoio, con Daniele e Alessandro, per me è essere a casa, come lo è per loro e come lo è stato per Francesco. Noi siamo nati e cresciuti qui, ci sentiamo in dovere di fare sempre qualcosina in più, spero che riusciremo a farlo.
Per Monchi: può spiegare la clausola di Pellegrini?
No, è privata. Si può dire che è una clausola che cambia in base al suo rendimento. Sono convinto che Lorenzo resterà qui per altri anni.