Mourinho e quel 3-5-2 offensivo nato a Marassi nella notte di Felix

28/09/2023 alle 08:35.
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La costruzione dal basso, la qualità nelle mezze ali, l'inventiva e la forza là davanti. Così, con queste caratteristiche tecniche, doveva essere la terza Roma mourinhana. Una squadra che sappia vincere con la forza dei calciatori e non tanto con quella del gioco, e questo è il credo di Mou da sempre, o quasi. Un'idea che lo Special aveva messo in piedi, con giocatori diversi, il 5 febbraio del 2022, in una fredda notte di Genova. Marassi, stadio Luigi Ferraris, la Roma affrontava il di Shevchenko. La squadra di Mou stava cambiando pelle, già nella partita precedente, a Venezia, il tecnico aveva abbandonato la difesa a quattro per proporre quella a tre. I giocatori, disse, si sentivano più sicuri. Difesa a tre non più abbandonata, tranne in rarissime situazioni di gioco all'interno di singole partite. […] Il 3-5-2 è diventato il marchio di fabbrica, anche lo scorso anno, pur essendo diventato con il passare dei mesi più difensivo che offensivo e ricorderemo alcune partite lacrime e sangue (vedi Leverkusen) che hanno aiutato la Roma a toccare la seconda finale europea di fila, a Budapest contro il Siviglia. Con il mercato di quest'anno, siamo tornati alle vecchie intenzioni, il problema è che per un motivo o per un altro, gli uomini di qualità Mourinho non ce li ha avuti e a Torino, e ad esempio, ha inserito (e non Bove) proprio per non perdere quella qualità su cui vuole puntare. Il regista attuale, , ha caratteristiche diverse dai play del passato (Cristante e Matic), è più votato a giocare in avanti che indietro. Lo spirito, dunque, non cambia, è diventata una questione di equilibrio, dovuta soprattutto alla condizione fisica dei presenti, sempre al limite.

(Il Messaggero)