Ha rilasciato un'interivsta per il quotidiano Amedeo Carboni, dirigente sportivo ed ex calciatore di Roma e Sampdoria. Fra i temi trattati, chiaramente, anche il momento dei giallorossi, di Nicolò Zaniolo e l'impatto di Josè Mourinho sulla squadra. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Lei abita a Barcellona ma è stato per quasi 10 anni a Valencia. E proprio lì gioca Guedes, obiettivo della Roma per la prossima estate.
È la classica ala che può svariare ovunque. Ha tiro, visione di gioco, dribbling. Si tratta di un ragazzo che ancora non ha espresso completamente il suo potenziale. Si deve completare. Appena arrivò a Valencia fu autore di un exploit tremendo, poi lo scorso anno, complice qualche infortunio, si è un po’ perso. Adesso è tornato ai suoi livelli. Ha un talento impressionante. Un anno fa mi aveva chiamato la Fiorentina perché gli interessava molto. A me ricorda molto il primo Cancelo. All’epoca per il terzino mi telefonò Spalletti e mi chiese cosa ne pensavo. Gli risposi che era un diamante grezzo. E lo stesso vale per Guedes. Se la Roma lo prende fa un affare. Questo diventerà un signor giocatore e poi Mourinho mi sembra il tecnico ideale per farlo esplodere. Tra l’altro è seguito da Mendes, il giro è quello lì.
Anche Zaniolo può far parte della categoria diamanti grezzi?
Sì, certamente. Ora non sta vivendo un momento felice e giudicare da fuori non è mai piacevole. A me però dà l’idea che debba crescere a livello di mentalità. Per giocare nelle grandi squadre, non puoi basarti soltanto sul talento. Non basta. Devi certamente avere estro, velocità, potenza ma poi quello che fa la differenza è l’intelligenza di saperti collocare come persona. Sono i compagni che ti devono far sentire importante, non devi essere tu a sentirti. Ho l’impressione che Nicolò debba ancora capire questa differenza.
Mourinho è il tecnico adatto per fargliela comprendere?
Non ho dubbi. Anche perché mi dà l’idea che si sia finalmente ambientato. Appena arrivato anche José ha fatto fatica a farsi capire dai giocatori. Molti di questi sono forti ma non sono abituati a vincere. Ora mi dà l’idea che sia nato un feeling importante.
(Il Messaggero)