Non è una squadra per vecchi

21/02/2022 alle 07:32.
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José Mourinho, storicamente tecnico abile a gestire calciatori già fatti, a Roma sta allevando ragazzi di diciotto, diciannove anni, molto buoni per il futuro e poco per l’immediato. Il traguardo era la stella polare, o almeno doveva esserlo e la Roma ora si ritrova a sperare di rigiocare la Conference, visto che è scesa all’ottavo posto: i soldi della grande Europa prima di tutto, per ripartire in grande stile. Ma la Roma, oggi, non è una squadra per vecchi, che pian piano si sono smarriti per strada, troppo spesso con l’etichetta dei non adatti, compresi gli arrivi dal mercato, estivo e invernale, a parte Abraham e Rui Patricio (in calo anche lui), gli altri non stanno convincendo granché. Per questo, a giugno partirà una nuova rivoluzione. Mourinho si è affidato all’esperienza di Rui Patricio, a Smalling e Mkhitaryan, i tre che sono oltre i trent’anni, invece ci si avvicinano solo e Oliveira, ha scelto Pellegrini come guida, ma il capitano ha risposto presente a inizio stagione poi si è arreso davanti agli infortuni. I risultati dicono che il lavoro svolto fino a ora è un flop e tanti calciatori sono finiti altrove. Ciò che conforta è, appunto, il lavoro fatto con i ragazzi, che sono saliti alla ribalta più per inerzia che per una programmazione pensata. Mourinho ne ha dentro tanti, cominciando dal lavoro svolto in estate, ma non prevedeva di doverli utilizzare e addirittura che alcuni di loro sarebbero stati decisivi.

(Il Messaggero)