La crisi post-Covid spinge la Roma a seguire la linea di altri club: cercare finanziamenti al tasso più conveniente. Il club ha chiesto un prestito bancario di 6 milioni con la garanzia statale, in base al decreto legge Liquidità dell’8 aprile. La società si è mossa presso il Fondo centrale di garanzia, presso il Mediocredito Centrale, banca pubblica che ha come socio unico Invitalia, di proprietà del Mef.
La pratica non è ancora perfezionata: se erogato, la Roma potrebbe contare su un finanziamento a tassi più bassi di quelli di mercato (il 2,35% anziché il 12% annuo). Nella richiesta c’era da indicare la finalità del prestito ed è stata indicata il pagamento degli stipendi.
Sul fronte della cessione societaria, Dan Friedkin aspetta il momento giusto per il rilancio. Poi il fronte stadio: dal Campidoglio si dice che entro metà luglio Radovan Vitek potrebbe concludere l’acquisizione in solitario delle tre società del gruppo Parnasi, cioè Capital Dev, Parsitalia ed Eurnova, con quest’ultima che detiene i terreni utili allo stadio, valutati (visto l’inserimento in un pacchetto) circa 50 milioni. Tutto questo, aiuterebbe il via libera allo stadio da parte del Comune, che ha concluso da tempo i lavori per la Convenzione Urbanistica con la Roma.
(Gasport)