Il piano della A per cancellare i ritiri obbligatori

17/05/2020 alle 16:15.
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Vietato scambiarsi i telefonini, l'asciugacapelli si porta da casa, vietatissimo toccare gli oggetti condivisi (anche il pallone, a questo punto): sono alcune delle regole inserite nelle linee guida per la ripresa degli allenamenti. Ma le uniche due risposte che chiedeva la A non sono ancora arrivate (e chissà quando arriveranno): «Vogliamo sapere quando ricominciamo a giocare e non vogliamo il ritiro prolungato», queste le istanze dei presidenti.

L'indicazione sulla ripresa potrebbe arrivare martedì o mercoledì, quando il premier incontrerà in videoconferenza i vertici di Figc e Lega di Serie A: l'obiettivo del calcio italiano è essere in campo il 13 giugno. Eppure domani non andranno in ritiro: oggi la Lega ha convocato il tavolo dei presidenti per aggiornare sullo sviluppo di un nuovo protocollo che possa permettere di allenarsi in gruppo, ma senza la reclusione di due settimane. Il piano dei club è di superare la reclusione sottoponendo i giocatori a controlli serrati: 2 tamponi ogni 4 giorni - anche se resta aperta la questione dei reagenti, difficili da trovare in alcune regioni - e sono convinti di strappare a breve l'ok del governo.
L'aspettativa collettiva è di avere un nuovo protocollo definitivo (il Comitato scientifico non dovrà validarlo, si accontenterà di prenderne visione), senza ritiro obbligatorio, per il 25 maggio.

(La Repubblica)

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