LEGGO (F. BALZANI) - Dieci anni esatti. Tanto è passato da una vittoria della Roma a Torino contro la Juventus. Era il 23 gennaio 2010, infatti, quando Riise al minuto 92 regalò ai giallorossi la vittoria che avviò la grande rimonta sull’Inter nell’anno del primo Ranieri. Una vita fa, e non in senso retorico. Domani, 22 gennaio 2020, Fonseca sarà chiamato a sfatare un tabù pesante per lo stomaco della tifoseria e dal quale passa un altro digiuno lungo una vita. Superare la Juve di Sarri ai quarti porterebbe la Roma a due passi dalla Coppa Italia, da quel trofeo che a Trigoria non si vede addirittura dal 2008 e che è stato solo sfiorato il 26 maggio 2013 dalla proprietà Usa. Inutile ricordare l’avversario, lo stesso che quattro giorni dopo attende la Roma nel derby in una settimana chiave per il destino di un’intera stagione.
Ma torniamo alla Juve. Allo Stadium i giallorossi non sono mai riusciti a raccogliere nemmeno un pareggio nelle ultime 9 stagioni. Il riepilogo delle puntate precedenti è un martirio: 10 sconfitte su 10 partite con 7 espulsioni a carico della Roma; 24 gol subiti e solo 3 realizzati. L’ultimo in terra bianconera manca addirittura dal 2014. Metterne a segno uno domani sera potrebbe significare il passaggio del turno. Ma non sarà facile visto che in attacco mancherà lo squalificato Dzeko che sarà sostituito da Kalinic, a digiuno da oltre un anno.
Fonseca avrà poca scelta per il resto della formazione. Torneranno Florenzi e Kolarov, usciranno probabilmente Under e Santon mentre Spinazzola sarà confermato come terzino. La settimana dei tabù prosegue, come anticipato, contro la Lazio domenica all’Olimpico. In questo caso, però, i numeri sono molto meno impietosi. La Roma non vince un derby di ritorno dal 2016 (1-4) ma l’ultimo successo in casa nella seconda parte della stagione risale addirittura al 2011 con doppietta di Totti sotto la pioggia. Sotto la gestione Pallotta il conto totale però è in parità: 7 vittorie, 7 sconfitte e 5 pareggi. Per concludere in bellezza, visto che è imminente il passaggio nelle mani di Friedkin avvistato ieri a Lugano e atteso dopodomani a Londra, bisogna frenare la corsa della Lazio in un Olimpico ancora non da tutto esaurito. Per l’occasione Fonseca avrà di nuovo Dzeko che non ha mai segnato in un derby capitolino su azione. L’unico e ultimo gol, infatti, è arrivato su rigore nel 2015.