Dzeko, partenza super. E la Roma sogna in grande

02/10/2019 alle 13:40.
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«Se dicessi che non penso a raggiungere i cento gol in giallorosso mentirei». Già, anche perché a conti fatti nessuno gli crederebbe. Perché è un attaccante e perché come tutti gli attaccanti vive per il gol. E invece ieri è stato sincero fino in fondo, nell’intervista rilasciata al sito ufficiale della Roma. Raccontando se stesso, i suoi sogni ancora vivi, il passato ma anche il futuro. E, ovviamente, raccontando la sua Roma, quella che oggi vive da leader assoluto e che domani sarà impegnata in Austria, a Graz, per la partita di Europa League contro il Wolfsberger (...) Nel frattempo una certezza c’è e cioè che Edin non è mai partito così bene in passato. Con il gol (decisivo) segnato domenica al Lecce il bosniaco ha infatti timbrato il cartellino già 5 volte nelle prime sette partite ufficiali della Roma, con una media-gol di 0,71 a gara. Prima solo due volte era riuscito a fare meglio: una con il City, una con la Roma (nel 2017-18). Il gol realizzato al Via del Mare, tra l’altro, è il suo 66° in Serie A e 92° in giallorosso, dato che lo porta a -10 da Montella nella classifica all time dei marcatori romanisti. Continuando a questo ritmo, a fine stagione potrebbe salire anche sul podio, superando non solo lo stesso Montella, ma anche Manfredini (104), Volk (106) e Amadei (111). (...) E probabilmente sul suo momento ha influito un po’ tutto. Il feeling immediato con Fonseca, il morale, la leadership («Ma di certo c’è solo che sono il più vecchio con Kolarov, e Mirante – ci scherza su Edin –. Cerchiamo di essere d’esempio ai giovani, di portarli sulla strada giusta») e l’importanza di sentirsi decisivo anche a livello di simbologia. Metabolizzato l’addio a due totem come e , se c’è un volto di un giocatore in cui ha iniziato a specchiarsi la Roma quello è proprio il volto di Edin. «Con Fonseca mi sono divertito subito e questo è stato un aspetto importante anche per prendere la decisione di restare qui. lui è un tecnico capace e una persona onesta, caratteristiche che a volte sono difficili da trovare insieme. Ma se sono ancora alla Roma è perché hanno inciso anche il club e i compagni, tutti volevano che restassi. E poi la mia famiglia, che in questa città è molto felice» (...)

(gasport)