Il messaggio di Totti a Petrachi: «Così non si va in Champions»

29/08/2019 alle 13:15.
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IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - C'è una Roma che stenta a decollare e il pareggio contro il ne è stata la prova. Una squadra che, nonostante il mercato sia agli sgoccioli, risulta ancora incompleta e non tra le favorite per un posto nell'Europa che conta. È questo il parere di rimasto ad osservare tutta l'estate l'operato del nuovo ds Gianluca Petrachi e che adesso ai microfoni di Radio Radio ha tirato le somme: «Spero che la società possa fare qualcosa in più in questi giorni per rendere la Roma competitiva per un posto in . Servono rinforzi, quando sei nel mondo del calcio da 30 anni è difficile che sbagli. Molti tifosi la pensano come me, spero la società stia lavorando in questo senso. Si lotterà per il quarto posto, prima vedo la e poi a pari merito e », le parole dell'ex dirigente a margine del Trofeo presso il centro sportivo Longarina accompagnato dalla moglie Ilary e i figli. Un giudizio severo quanto reale viste le debacle difensive della squadra di Fonseca contro il : «L'allenatore deve rimanere se stesso e non sentire cosa succede fuori. I tifosi sono dalla sua parte, lui ha fatto di tutto per venire qui e da quello che so oltre a essere una grande persona è anche un grande tecnico con idee e principi giusti».

FUTURO DECISO Dopo l'addio alla Roma per le divergenze con la proprietà, non ha ancora annunciato quale sarà il suo futuro professionale anche se alcuni indizi lasciano pensare a una carriera da agente o talent scout: «Appena smesso ho avuto 3-4 proposte. Ora ho riflettuto e sicuramente prenderò questa strada che nessuno sa, ma che tra poco svelerò. Sempre nel mondo del pallone. Presto andrò in Argentina: con l'occasione saluterò e vedrò un po' di cose inerenti al calcio che ormai è la mia vita». Neanche la Nazionale è riuscita a convincerlo: «In questo momento ho altri progetti ». Con la Figc, però, potrebbe collaborare in qualche iniziativa speciale. Il volto di Francesco diventa più scuro quando pensa al derby di domenica prossima e alla possibilità di vederlo da casa per la prima volta dopo 27 anni: «Anche da infortunato o squalificato ero sempre lì, questo mi fa pensare. Vedere la partita davanti alla tv domenica mi ha fatto riflettere, ma la mia è una decisione che continuo a rispettare».

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