LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - La corsa per il quarto posto. E quella contro il tempo per avere Conte. Arrivare in zona Champions è ormai un'ossessione per Ranieri, che vuole lasciare la panchina della Roma compiendo una mini-impresa. Il tecnico è consapevole che l'ossessione della gente (e forse anche dei calciatori) è invece solo Antonio Conte. E lo sa bone anche l'ex ct azzurro, che sembrerebbe spaventato proprio da tanta attesa, dalle enormi aspettative che i tifosi giallorossi ripongono su un suo eventuale arrivo. Aspettative che andrebbero a braccetto con l'ambizione del tecnico, ma che, secondo le sue riflessioni, non sarebbero supportate dalle reali possibilità della Roma. In sintesi, il suo arrivo nella capitale non sarebbe garanzia di vittorie immediate — come tutti si aspettano — perché il progetto di Trigoria ha una gittata più lunga, sicuramente affascinante, ma non da "Instant Team". Conte non si fida del tutto dei propositi di Pallotta, del quale spesso comprende poco esternazioni e modo di gestire i colleghi che lo hanno preceduto.
Per questo motivo, nelle ultime ore, l'ex allenatore del Chelsea si sarebbe notevolmente avvicinato all'Inter, mantenendo comunque un'attrazione per la capitale e per l'attenzione quasi morbosa che i sostenitori giallorossi gli stanno dedicando. Conte ha comunque fatto capire che deciderà la prossima settimana, esprimendo una sua preferenza, quando si conoscerà anche il destino di Allegri alla Juve. E verranno scartate le destinazioni estere (Manchester United e Psg). Il club di Trigoria respinge, intanto, al mittente, con decisione, i rumors che vorrebbero vivo un interessamento per Mourinho. II portoghese non dovrebbe rientrare nei piani giallorossi, anche se Pallotta si è messo in testa di mettere sulla panchina comunque un big (Sarri verrebbe subito dopo come appeal).
Ma la testa di Ranieri e dei giocatori è tutta concentrata sulla gara di oggi col Genoa (ore 18, diretta Sky), che, per certi versi, è la più complicata delle ultime quattro che deve affrontare la Roma (Juventus, Sassuolo e Parma le restanti), compressa tra i soliti problemi legati agli infortuni e la necessità dei genoani di conquistare punti salvezza. «Loro si giocano la permanenza in serie A — conferma Fazio — sarà dura e ci aspettiamo uno stadio caldo. Dovremo giocare queste ultime gare come fossero 4 finali: l'obiettivo è fare 12 punti». Punteggio pieno, traguardo che Ranieri spera di raggiungere rilanciando Zaniolo. II giovane talento, dopo esser stato catechizzato prima da Totti, poi da Mancini con l'Italia — nella speranza non si bruci con atteggiamenti da prima donna — ritroverà oggi una maglia da titolare come esterno, dopo aver scontato un turno di squalifica. Convocato a sorpresa Kluivert, che, da bollettino medico, era alle prese con una lesione di primo grado all'adduttore. Ancora out De Rossi, invece, e indisponibile pure Perotti.