«De Vito andava in pressing sul nuovo stadio»

03/04/2019 alle 14:13.
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Prima parte: inchiesta «Ri­nascimento». Il comune di Roma, la Regione Lazio, le associazioni per i diritti dei con­ sumatori Codacons e Cittadi­nanzattiva, il sindacato Asia­ Usb. Sono questi i soggetti che ieri davanti al gup del tribunale della Capitale, Costantino De Robbio, hanno chiesto di costitu­irsi parti civili nel processo che scatterà dall’inchiesta «Rinasci­mento», che tocca anche la costruzione dello stadio a [...].

Seconda par­te: inchiesta «Congiunzione astrale». Oggi il Tribunale del Riesame deciderà se annullare o meno gli arresti di Marcello De Vito, del Movimento 5 Stelle, presidente dell’Assemblea Capi­tolina. Ieri, intanto, so­no emerse le dichiarazioni rese ai pm dai colleghi di De Vito, in merito alle pressioni ricevute sullo stadio e gli altri dossier sot­to inchiesta. «Mi chiedeva informazioni sulle delibere in arrivo in aula, ma era una cosa usuale per gestire i calendari», ha detto alla pm Spinelli l’assessore al­l’Urbanistica Montuori, sentito come persona informata sui fat­ti. [...] Poi è stato il turno di Ales­sandra Agnello, presidente della Commissione capitolina Lavori pubblici. «Per lo stadio della Ro­ma io ho avvertito un certo pres­sing da parte di De Vito – ha det­to ai pm –. Ricordo una riunione di maggioranza a cui partecipò, e si trattava di una riunione pre­liminare alla delibera per la di­chiarazione di pubblica utilità dell’opera. Notai che lui era par­ticolarmente eccitato e sollecita­ va tutti ad andare avanti a votare favorevolmente. [...]».

E poi ha aggiun­to: «De Vito riteneva necessario mantenere il rispetto delle cuba ture previste dal Prg. Questa era in effetti la posizione della maggioranza. La soluzione finale ha condotto ad un abbattimento delle cubature, ma permane un superamento dei limiti del piano regolatore. De Vito e Ferrara hanno sempre partecipato alle riunioni sul tema stadio, con e ».

(Gasport)