IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - E' stasera all'Olimpico il primo vero ostacolo della nuova Roma di Eusebio Di Francesco: né di sabato, né di domenica, un lunedì di fine agosto ancora caldo e estivo. A Torino abbiamo capito che l'allenatore ha una buona squadra a disposizione, ma deve fare un gran lavoro per trovare un nuovo assetto e imporre il suo gioco. Per esempio, dobbiamo abituarci ad un centrocampo nuovo: archiviato Radja, dovremo (forse) fare a meno di Strootman e per molti di noi non è una buona notizia. Kevin ha maturato in questi anni un carattere da romanista vero ed ha stabilito con i tifosi un rapporto vero, leale. Se partirà è solo perché l'offerta è buona, come è stato per Radja, Alisson e prima Salah. I sostituti, sulla carta, sono all'altezza: Cristante, Nzonzi, Pastore, ma li dobbiamo vedere in campo e, soprattutto, dobbiamo capire quanto ci metteranno a entrare nel nostro cuore. E non si tratta solo di classe, come tutti hanno capito con Kostas Manolas. È stata un'estate difficile per Florenzi, ma Alessandro è innamorato della Roma, non merita le critiche più cattive che sono state agitate, è spesso un difetto di esagerazione che alcuni commettono.
