Una piccola Roma s'aggrappa a Dzeko. Grinta Bologna ma il Dall'Ara fischia

01/04/2018 alle 14:21.
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«Gigante, pensaci tu». E come in quella famosa pubblicità risponde all’appello, (inzuccata su cross di ) evitando alla squadra una rovinosa caduta pre-, proprio quando il cominciava ad assaporare il gusto di battere una big, impresa mai riuscita in questa annata. Ma la prova generale di lascia più di un dubbio a . Se il cannoniere dà sempre garanzie, il centrocampo procura allarmi. si è fatto male ed è praticamente out; e invece sono sani però non hanno mostrato condizioni di forma straordinarie, anzi. Il capitano dopo un pericoloso guizzo di testa si limita a tocchi brevi e perciò inoffensivi; l’olandese gira al minimo e quando al 29’ dovrebbe accompagnare in rete una deviazione aerea dell’altalenante Schick spedisce contro il palo il facile 1-1... [...]

La prestazione dei rossoblù non è stata trascendentale, però la squadra di Donadoni ha avuto il grosso merito di applicarsi con costanza e spirito di sacrificio collettivo sin dal primo minuto. E una volta in vantaggio, (precisa stoccata di Pulgar da fuori area) non ha mai rinunciato a graffiare. [...] Per cui proprio non si capisce perché mai la curva abbia subissato di fischi il suo allenatore (giunto ieri alla 100ª panchina rossoblù) quando al 90’ ha sostituito Verdi con Krejci. Evidentemente il rapporto si è incrinato da un po’, quel cambio è stato il primo pretesto utile allo sfogo.

Dalle parti di il clima è di fiduciosa attesa nel... miracolo catalano. Mai dire mai nel calcio, però se la Roma non riuscirà ad alzare il livello della sua prestazione collettiva, contro il rischia l’imbarcata. Può darsi benissimo che a determinare quel primo tempo di esasperante lentezza, animato da un paio di guizzi di Schick e dall’inzuccata di su angolo, respinta d’istinto dal debuttante terzo del , sia stata un’«assenza» mentale: tutti con la testa a . [...]

C’è di buono che il tecnico giallorosso dinanzi alle difficoltà ha reagito con lucidità. Cambiando assetto tattico dal 1’ della ripresa () ha lanciato un segnale chiaro: «adesso aggrediteli». Poi inserendo ha impresso una nuova accelerata (doppio centravanti, riportato a sinistra) e infine si è giocato pure la carta Defrel trovando il pari un minuto dopo grazie allo sfondamento mancino di . A disastro evitato, sotto la lente d’ingrandimento di questa vigilia resta il funzionamento del centrocampo. Senza il Ninja bisogna che e ritornino sui loro livelli. [...]

(Gasport)