L'egiziano segna e si scusa: adesso è da Pallone d'Oro

25/04/2018 alle 15:16.
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Football Club corre verso la finale di Kiev a velocità doppia, anche tripla, rispetto alla Roma: Momo, la stella dei Reds che ha lasciato l’anno scorso la capitale per 42 milioni più 8 di bonus, si ferma improvvisamente solo quando fa gol. Come una Sfinge, non esulta, si scusa con la sua ex squadra, si inchina, prega. Ma ride dentro. E solo più tardi riderà anche fuori, in panchina dopo la sostituzione. (...) Il pallone di invece è pesante come un macigno anche se il finale lo rincuora un po’: «Ben venga questa reazione, così diamo un senso e una forza alla partita di ritorno — sottolinea il tecnico romanista —. Ci dobbiamo credere e dobbiamo avere lo stesso atteggiamento avuto nel finale. Nulla è impossibile, lo abbiamo già dimostrato. Certo non è facile, ma lo spirito c’è. Non è il momento dei processi, abbiamo raggiunto qualcosa di importante e per 50 minuti non abbiamo retto bene. Perché? Non è questione di moduli, ma dei troppi duelli persi. Poi abbiamo perso un po’ la testa» (...)

(corsera)