Sette gol incassati in sei giorni, di cui 5 fuori casa e 2 all’Olimpico. Alisson che sembra meno Superman rispetto al resto della stagione, Manolas e Fazio in difficoltà, Juan Jesus pure e costretto a giocare a sinistra per far rifiatare Kolarov, Florenzi esterno alto nelle ultime due partite, Bruno Peres positivo in avanti (10 cross ieri, almeno 6 più di ogni altro), ma poi saltato con una spallata da Simeone. La difesa della Roma, che fino a qualche tempo fa era stato il fiore all’occhiello della squadra, nell’ultima settimana si è sciolta come neve al sole. Tra errori dei singoli ed errori di reparto, centrocampisti che fanno poco filtro, e attaccanti che, Dzeko a parte, non tornano, la Roma si è riscoperta fragile e proprio da questa sua fragilità sono arrivate le due sconfitte e il pareggio negli ultimi 270’.
(...) I tifosi, al 90’, hanno fischiato, la parte centrale della curva Sud ha invece continuato a cantare, ma i 40mila (e oltre) dell’Olimpico si aspettavano di arrivare al derby di domenica prossima con più tranquillità. (...) Due sfide da giocare all’Olimpico (anche se il derby tecnicamente sarà in trasferta), lo stadio in cui in Champions la Roma non ha mai preso gol, vincendone tre su quattro, mentre in campionato è stata sconfitta sei volte, seconda peggior striscia della sua storia. La domanda che i romanisti si fanno, adesso, è quale squadra scenderà in campo martedì e domenica. E la sensazione, vedendo i giocatori sfilare via a testa bassa lasciando lo stadio, è che non lo sappiano neppure loro.
(gasport)