La sciocchezza che non t'aspetti, nel momento che non t'aspetti, nella gara che non t'aspetti, nel campionato che non t'aspetti, forse anche nel momento di vita di Daniele De Rossi che non t'aspetti. Ma è capitato e il prezzo pagato dalla squadra è salatissimo: due punti e tredicesima vittoria consecutiva in trasferta buttata. [...] Ma un errore è un errore e per quanto ci riguarda non lo ammantiamo di significati eccessivi: non cerchiamo pulpiti, non facciamo prediche, non chiediamo sospensioni, punizioni, fustigazioni, radiazioni. Ci teniamo Daniele De Rossi così com'è, con i suoi pregi e i suoi difetti. [...] Perché resta un grande uomo, un gran giocatore e sarà un fantastico allenatore. Ha un limite: nell'agone, quando gioca per la sua squadra, non riconosce più il bene supremo dal male supremo se qualcuno lo provoca e gli fa perdere lucidità. È un difetto. È un grave difetto. Ma nel calcio esiste una categoria peggiore di quella in cui si autorelega De Rossi: quella dei provocatori che poi si nascondono ai piedi dell'arbitro a rotolare su e giù per il campo al primo buffetto. Può essere un caso se Lapadula in venti minuti ha preso uno schiaffo da Daniele, un calcio da Jesus e alla fine della partita Dzeko lo invitava a lasciare il campo insieme per evitare di far davanti alle telecamere quello che evidentemente voleva regolare di persona? [...] Ma poi le conclusioni su campionati e carriere si tirano alla fine. Ora Di Francesco guardi avanti. Ha una grande squadra. Tutto è ancora lì.
(Il Romanista - D. Lo Monaco)