(..) «Di Gabriele ci manca tutto. È così dal 12 novembre 2007 e sarà sempre così– spiega Cristiano Sandri, fratello di Gabbo –. Non c’è un giorno in cui non lo ricordi. Il dolore per mia madre resta indicibile». In questi anni i messaggi di solidarietà per la famiglia Sandri sono stati tantissimi: Totti fu presente al funerale di Gabriele, mentre Giorgio, il papà, venne accolto in Curva Sud (sciarpa biancoceleste al collo) durante un derby. Nella stracittadina giocata l’11 novembre del 2011, a cinque anni dalla morte di Gabbo, il figlio di Cristiano Sandri (chiamato Gabriele proprio in onore del fratello) entrò in campo con i giocatori. Eppure, nonostante la forza dimostrata da famiglia e amici, il dolore per la scomparsa di Gabriele è ancora intenso. «Mi manca come amico – spiega Lorenzo De Silvestri, con cui Sandri aveva un rapporto stretto –. Parlavamo di tutto: di ragazze, di sogni, di progetti. Mi manca il suo calore. Ricordo una mia amica, innamorata persa di Gabbo, che mi chiedeva sempre novità su di lui. Ricordo il momento in cui Disegnello realizzò il murale per Gabriele a Piazza Vescovio. Ricordo il dolore, ma ricordo anche la gioia di sentirlo, di parlarci. Ricordo la sua amicizia». Proprio questo è ciò che rende fiero Cristiano: «Sono orgoglioso degli amici di Gabriele». Perché tutti sono rimasti vicino alla famiglia, senza mai allontanarsi. «Mi fa impressione pensare siano passati dieci anni», sospira De Silvestri. Ma per l’intensità di ricordo e affetto non è così: non sono passati dieci anni da quel maledetto 11 novembre.
(gasport)