Roma, difesa ad oltranza

02/07/2017 alle 14:10.
as-roma-v-us-citta-di-palermo-serie-a-62

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - «La più della Roma ha una tradizione e una proprietà consolidata. Comunque se guardi bene come ha costruito il team: i bianconeri hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza è che alla stanno insieme da tanto tempoSono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perché da tanto tempo giocano insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: è ciò che dovremo fare anche noi, senza più fare tante compravendite». E niente, nemmeno stavolta la Roma riesce a fare come i Boston Celtics o i Golden State Warriors o, per restare nel calcio, che è meglio, come la . Il presidente Jim , evidentemente, ci ha ripensato oppure non è stato ascoltato. Perché il reparto della Roma prevalentemente rivoluzionato è proprio la difesa e non è nemmeno la prima volta, basti ricordare – su tutte – le precedenti partenze di Marquinhos e . E l’ennesima rivoluzione non è certo per questioni tecniche, semmai per le divampanti esigenze economico/finanziarie. Ma questo è.

L’ESAME DI GRECO – Dopo la partenza di  (potrebbe essere più alto dei 35+bonus l’accordo col Chelsea), la prima questione bollente si chiama Kostas .Il difensore greco è in vacanza, in attesa del suo secondo figlio; in attesa anche di rimettersi al tavolo con la Roma per discutere il rinnovo del contratto: proposta ferma a settembre scorso, 2,5 a stagione (respinta). Kostas stava per andare via ed ora con la partenza di  è «costretto» a restare. Si aprirà, dunque, una specie di battaglia psicologica: da una parte il club che non ha assecondato le sue richieste ( vuole che si parta da una base di 3 più i bonus), dall’altra lui stesso è arrabbiato perché guadagnameno di tanti compagni ma allo stesso tempo sa che l’ accordo in scadenza (2019) gli darà forza da qui ai prossimi mesi. Si sa, se il calciatore non firma, la Roma è costretta a cederlo per non ritrovarselo scontento e svalutato. Quindi, se firma, fine del problema. Se non lo farà, si discuterà se cederlo subito o pensare a una sua partenza l’anno prossimo, a una cifra più bassa però. vuole un rinnovo da top, un ingaggio che si confà alla sua valutazione di mercato (38 l’offerta dell’ lo scorso anno, 40 quella dello Zenit quest’anno). La Roma quelle cifre non era disposta a trattarle, forse ora dovrà ragionare su una strategia diversa. Su , che non è voluto andare allo Zenit, c’è sempre l’, che non era riuscita ad arrivare a , o la , che nel tempo dovrà pensare a rimpiazzare i vari Barzagli, Chiellini, un po’ in là con gli anni. I rapporti tra e i dirigenti, ad oggi, non sono buonissimi.Vanno ricostruiti, altrimenti si andrebbe verso una separazione. Certo, se andasse via anche il greco, Monchi dovrà cercare un sostituto di quel livello. Perché come detto, il buco là dietro sta diventando grosso, tra infortuni e partenze tecnicamente dolorose.

Facendo due conti, la Roma per ora ha perso , ,  (infortunato) almeno fino a ottobre, sta per lasciar partire Mario Rui e ha salutato già Vermaelen.Restano, per ora, , , Juan Jesus, Bruno , Moreno, più Karsdorp, che domani si opera e solo dopo sapremo quando tornerà a disposizione. Un reparto sostanzialmente rinnovato. E ogni rivoluzione diventa inevitabilmente un’incognita.  o chi per lui farà coppia con Moreno (o , o Juan Jesus), Karsdorp sarà il nuovo , per ora manca un sinistro, più un altro jolly (un Darmian, per intenderci). Inoltre, come detto, non c’è più nemmeno  che, finito il prestito è tornato di passaggio all’, per poi rifare le valigie e, quanto pare, e andare a rinforzare quel reparto juventini, a detta di , migliore di quello della Roma.  è affidabile, nazionale brasiliano alla prima esperienza da titolare (con continuità) in giallorosso. Tra l’altro in campionato sarà il suo battesimo, fin ora ha giocato solo le partite di Europa League e una di  (Oporto, andata del preliminare). Ma forse, non finisce qui: la rivoluzione potrebbe continuare.