Lucio amaro: “Usciamo malissimo”

18/12/2016 alle 14:10.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Qualcuno ha ricordato Fabio Capello, quando a Liverpool fece giocare Assunçao esterno. Un fuori ruolo per emergenza, per tamponare un qualcosa che forse, il brasiliano Marcos, non era in grado di tamponare. Stavolta è toccato a lanciarsi in un esperimento ardito: il brasiliano Gerson al posto di . Gerson che, per Lucio, è sempre stato più un mediano che un offensivo, per via del suo passo lento. Il tecnico aveva con una mezz’oretta nelle gambe, Peres con forse un quarto d’ora scarso, l’unica soluzione poteva essere , ma evidentemente il è finito dietro la la lavagna dei “bocciati”. «Gerson non è nell’uno contro uno, tentavo di sopperire alla forza fisica della soprattutto nel primo tempo, poi serviva qualità nel finale. E’ stata una scelta imposta. Il ragazzo ha tenuto botta, non ha mai sofferto Alex Sandro ma una volta che cambia il risultato cambia anche l’analisi della partita. Io volevo arrivare al cinquantesimo senza subire, poi cominciare a ragionare diversamente. Sono i duelli fisici come quelli dove abbiamo preso gol che fanno la differenza, non è la qualità tecnica», la spiegazione del tecnico della Roma alla fine della sfida con la , che anche stavolta non è riuscito a battere, allungando così la serie negativa. Appuntamento al ritorno, sperando che sarà ancora una partita scudetto.

SCUDETTO DA RIFARE – Sette punti ora, non sono pochi da recuperare. Ma è vero che il campionato non finisce tra una settimana. E’ chiaro che l’autostima si abbassa, nonostante le vittorie nel derby e con il Milan. «La Roma ne esce malissimo, ci serviva fare risultato e ora è tutto più difficile. La è stata più brava di noi e ha avuto più forza nei duelli individuali, fisicamente sono degli animali. Non serve a nulla sbandierare cose in settimana, bisogna farle vedere in campo. Noi siamo stati bravi nel finale a soffocare le loro ripartenze, ma c’è mancato qualcosa nelle scelte, risultando arruffoni. La ci ha fatto gestire la partita ma anche con qualche affanno». Salviamo il carattere, viene da pensare. Sì ma in parte, sostiene . «Soprattutto nel secondo tempo, quando siamo andati a pressare e a metterla sul piano dell’uno contro uno, la squadra mi è piaciuta. Ma lo abbiamo fatto quando loro erano in vantaggio, non hai nulla da perdere e si va a sforzare l’atteggiamento offensivo. Il gol si poteva evitare, si doveva fare di più. Ci è mancata un po’ di fortuna perché due o tre episodi ci sono capitati e andavano concretizzati meglio. Quando la si è chiusa, si sono esaurite le nostre possibilità».

IL NINJA TIRA IL CARRO – , il più mal sopportato dagli juventini. A lui va bene, perché è provocatore e provocato. Ma al Ninja scoccia parecchio uscire sempre sconfitto dallo Stadium. «E’ una sconfitta che fa male. Lo scudetto? Con sette punti in più di noi devono perdere tre partite e noi vincerne tre più di loro, se guardiamo questi numeri è tutto più difficile ma noi dobbiamo continuare a lottare. Vedendo la partita, non credo che la Roma sia peggio della . La partita è stata decisa da episodi, ce la siamo giocati fino alla fine». Non dall’arbitro e questa è una notizia, anche se, per , ha ammonito troppo. «Ho spesso discusso con lui, sono episodi che fanno parte del calcio. Prima spiegano certe cose poi prendono decisioni contrarie. E questo mi dà fastidio».