Il ringhio di Strootman: «Milan e Juve, eccoci»

05/12/2016 alle 13:23.
strootman-totti

è risorto davvero e la Roma adesso può tornare a mettere in copertina il suo ringhio proprio come succedeva tre anni fa. In questo lasso di tempo ci sono state tre operazioni al ginocchio, ma alla fine della strada l’olandese ha trovato ad aspettarlo un gol nel derby. Un gol cercato e festeggiato persino con troppo calore, visto che la polemica successiva ha rischiato di fare deragliare la partita, perché il litigio tra e Cataldi ha coinvolto tanti giocatori.

Le versioni divergono. Quelle romaniste raccontano che, passando davanti a Cataldi che si stava scaldando, quest’ultimo provochi l’olandese. Di certo risponde tirandogli addosso un po’ d’acqua dalla bottiglietta che ha in mano. A quel punto, il biancoceleste lo rincorre e lo afferra alle spalle per la maglietta e il giallorosso si lascia cadere a terra. Risultato: Cataldi espulso, ammonito e parapiglia generale. A fine partita, dribbla l’analisi dell’episodio e parla solo di calcio giocato. «Era una gara speciale anche per la classifica, anche se poi è brutto vedere la nostra curva vuota. Magari toglieranno le barriere e i tifosi verranno torneranno, perché ne abbiamo bisogno. Quelli che c’erano sono stati importanti per noi». Ma i dribbling dell’olandese proseguono sulle gerarchie anti-. «Anche il è vicino… Sarà una grande sfida col Milan. Vogliamo vincere anche quella, ma ora dobbiamo essere felici per aver vinto il derby».

«Da quando sono venuto a Roma non ho mai giocato un derby che fosse una partita bella da vedere, e anche questa – a differenza delle altre che abbiamo giocato finora – è stata così. Il derby è speciale, tutte e due le squadre non vogliono sbagliare. Meno male che abbiamo segnato e poi abbiamo fatto subito il secondo gol con : in 5 minuti abbiamo chiuso la partita. Quando siamo in casa non perdiamo punti, fuori sì. Perciò dobbiamo migliorare». Sul gol è lucido. «In quel momento dovevo pressare Wallace perché anche nel primo tempo aveva sbagliato qualche controllo. Io ho rubato palla, voleva prenderla ma ho pensato che fosse in fuorigioco e l’ho tenuta, anche se so che lui avrebbe fatto gol lo stesso. A quel punto, ho deciso di segnare io, e sono contentissimo. Per me è una rete che vale tanto, ma non conta chi fa gol, contano solo i punti. La rete, comunque, la dedico a : vogliamo a continuare a vincere anche per Ale». Il futuro di potrebbe essere giallorosso a lungo. Il rinnovo del contratto, in scadenza nel 2018, è già nell’agenda della dirigenza.

(gasport)