A metà aprile si rompe Marchisio, e a inizio maggio arriva il forfait pure di Verratti. Conte sprofonda nello sconforto, vede crollare parecchi dei progetti tattici in vista dell’Europeo, ma prende la situazione di petto: allerta Thiago Motta e Montolivo, quindi decide di parlare chiaro soprattutto con De Rossi. «Daniele, ho bisogno di te, hai una grande occasione per venire all’Europeo, ma se non ti rimetti in condizioni fisiche decenti non se ne fa nulla. Sarebbe un peccato, perché potrei consegnarti le chiavi della mia Nazionale»: queste, più o meno, le parole che hanno scatenato l’orgoglio di uno dei più completi centrocampisti italiani di sempre.
Il ct aveva seri dubbi sulle possibilità di «risalita» del romanista, salvo poi ricredersi fin dai primissimi giorni di ritiro, una piacevole sorpresa l’approccio fisico di Daniele ai durissimi carichi imposti al gruppo: «Sì, ci siamo!», la sentenza del c.t. a Coverciano. Probabilmente decisivo l’energico ritorno di Spalletti a Trigoria, sicuramente fondamentale l’amore smisurato di Daniele per la maglia azzurra. «Ho davvero avuto paura di non esserci stavolta – le parole del 32enne romano dopo l’ufficializzazione dei 23 – E’ stata una convocazione per nulla scontata, una chiamata conquistata anche nelle cosiddette partitelle del giovedì. E ora che ci sono voglio arrivare in fondo. Siamo l’Italia, la maglia che indossiamo incute rispetto in giro per il mondo». «Con lui in mezzo al campo ci sentiamo tutti più sicuri» dicono gli azzurri di nuova generazione. Con lui in mezzo al campo l’Italia ha ridimensionato il talentuoso Belgio.
Antonio Conte ha regalato una seconda vita azzurra a De Rossi, «e ora io voglio vincerlo questo Europeo – ripete spesso Daniele – Conte è un valore aggiunto, mai lavorato così duro, anche tatticamente. Il mister, poi, è uno che sa toccare sempre certe corde, arriva alla mente e alle gambe. E’ un grande tecnico, la guida migliore in questo momento storico del nostro calcio. La sua Juve vinceva sì coi valori tecnici, ma sapeva stroncarti anche fisicamente. Ecco, speriamo di poter fare lo stesso in Francia».
(gasport)