LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Cinque partite per meritare ancora la Roma. Per Edin Dzeko è già arrivata l’ora dell’ultimatum. Tempo scaduto, lo sa lui, lo ha detto anche Spalletti. «Da qui in avanti — ha detto il tecnico — dipende da lui, mi fa vedere di essere quella punta che è, come attenzione a livello calcistico, bene. Non me lo fa vedere? Guardo e uso quello che fa. Deve far vedere chi è Dzeko perché non c’è più tempo». Nelle ultime cinque partite della sua tormentata stagione non partirà sempre titolare, forse nemmeno stasera contro il Torino, quando l’allenatore potrebbe preferirgli persino Totti: ma dovrà comunque provare a meritarsi un altro anno di Roma e far dimenticare i due, tre gol divorati a Bergamo, anche a porta vuota, ultime perle di una collezione di errori stile Gialappa’s (vedi Roma-Palermo) già costati una marea di punti. Il suo problema è soprattutto psicologico: agli amici ha confessato di soffrire dannatamente il brusio, al punto da bloccarsi quando avverte perplessità. Professionalmente è inappuntabile: non ce l’ha con lui Spalletti quando rimprovera chi cede a tentazioni che «tolgono attenzioni alla famiglia e alla squadra». I vizi che s’è concesso Edin sono altri: «Anziché portare qui il suo calcio fisico ha preso da noi quel cedere al cado-non cado». Ma dopo aver investito complessivamente 17,4 milioni per lui, la Roma deve decidere cosa farne. A gennaio la Cina aveva messo sul piatto quasi 30 milioni per prenderselo, gruzzolo rifiutato sdegnosamente dalla Roma. Ha cinque partite Dzeko per convincere la Roma a non comporre quel numero di Pechino.
Psyco Dzeko ancora 5 partite per non partire
20/04/2016 alle 13:12.
Stasera all’Olimpico in panchina con lui rischia di sedersi nuovamente Pjanic, ancora infastidito da un problema nella zona inguinale. Ieri comunque s’è allenato in gruppo, insieme anche a Digne. A cui, con tutta la squadra, Spalletti ha spiegato al video gli errori commessi sul primo gol dell’Atalanta. Quelli sui gol sbagliati (anche) da Dzeko, li ha lasciati alla libera interpretazione.