IL TEMPO (E. MENGHI) - Infoltire il centrocampo o mantenere la formula a trazione anteriore: è il dilemma su cui si interroga Spalletti, che ha dimostrato di poter stravolgere i moduli da partita a partita, indicando al tempo stesso un gruppetto di giocatori a cui non sa rinunciare.
Keita ha già giocato più minuti con il tecnico toscano in panchina (734 tra campionato e Champions) rispetto a quanto avesse fatto quest’anno con Garcia (575 totali), che pure tanto lo apprezzava e lo aveva fortemente voluto. Il maliano sembra come rinato e, se è vero che l’età non gli permette di correre a perdifiato, è altrettanto vero che le sue geometrie hanno incantano il nuovo allenatore. A farne le spese è De Rossi, tornato disponibile contro l’Udinese e ora a tutti gli effetti pronto all’uso, ma destinato probabilmente ad un’altra panchina. Sabato, infatti, Keita ha una maglia assicurata e con lui dovrebbe rivedersi Pjanic.
Nainggolan è in bilico tra i due moduli possibili per la sfida all’Inter, troverebbe spazio nel 4-3-2-1 a discapito di El Shaarawy. Sembra questo l’assetto preferito da Spalletti, con gli altri tre intoccabili davanti: Perotti-Salah dietro a Dzeko. Il bosniaco ha segnato 4 gol e fornito 2 assist nelle ultime 5 giornate e sembra aver riacquisito fiducia in se stesso.
Dietro si dovrebbe rivedere dal 1’ la coppia titolare composta da Manolas e Rudiger: insieme hanno giocato 19 partite di campionato con una media di 2,05 punti a match. Il tedesco ne ha disputate solo 20 in A per colpa degli infortuni, l’ultimo muscolare l’ha tenuto fuori contro l’Udinese (e in Coppa nel ritorno degli ottavi al Bernabeu) ma è guarito in fretta e vuole rispedire in panchina Zukanovic, che se l’è cavata bene anche contro Ronaldo e compagni. Manolas non è al meglio per via di una lieve forma di pubalgia che non gli ha permesso di allenarsi in gruppo ieri, ma si è trattato di uno stop precauzionale e dovrebbe essere della partita. Florenzi e Digne saranno gli esterni. Intanto, a Trigoria sono arrivate le convocazioni dalle nazionali per i bosniaci Dzeko, Pjanic e Zukanovic, i greci Manolas e Torosidis, lo slovacco Gyomber (tra oggi e domani in gruppo) e il polacco Szczesny.