«Siamo Dottor Jekyll e Mr Hyde, il mio futuro non mi preoccupa»

10/01/2016 alle 14:41.
manolas-garcia-roma-genoa-21-12-15

IL MESSAGGERO (S. CARINA) -  Sconfortante come il secondo tempo della Roma. Ascoltare immalinconisce ancora di più rispetto a che in un ruolo non suo salta invano su , che sbuffa al gol sbagliato clamorosamente dallo slovacco o il ds che anziché comprare dei terzini continua a prendere attaccanti. L’analisi del tecnico è tanto elementare quanto esaustiva: «Nel primo tempo meritavamo di vincere e nel secondo di perdere. Nella ripresa abbiamo dimenticato il nostro gioco. Non c'era più niente di buono né sul piano tattico, dove ci siamo abbassati troppo, né sul piano fisico e tantomeno sul piano tecnico». Appena due gare dopo 16 giorni di stop e ricomincia a parlare di «problema di gambe». Le perplessità del tecnico sull’operato del oramai è evidente anche al più miope degli ossequiosi. Come non era passata inosservata sabato la volontà di prendere le distanze dallo staff medico sul rientro di : «I medici mi hanno dato il semaforo verde». Tradotto: io lo metto in campo, se si fa male non è colpa mia.

RUDI ALLE CORDE L’ex Lille oramai appare alle corde e per sviare alle domande trova riparo sempre più spesso nelle solite frasi fatte: «Il calcio non è mai un fiume tranquillo; Quando soffriamo dobbiamo essere più compatti; Se vogliamo tornare ad accorciare sulle prime quattro dobbiamo essere più continui; Siamo stati Dr. Jekyll e Mr Hyde; Bisogna essere ottimisti perché se uno è negativo non va da nessuna parte; Il futuro? È lamia ultima preoccupazione». A Trigoria va preso atto che se Rudi è oramai designato a essere il traghettatore di se stesso sino a giugno (aspettando o Emery), va aiutato. In primis col mercato. Lui intanto lancia la ciambella alla squadra: «Rifletteremo su questa gara e poi parleremo con i giocatori importanti per sapere come l’hanno vissuta». La sottolineatura, «calciatori importanti», dà l’idea di come il tecnico si affidi ancora una volta agli umori dello spogliatoio che già lo ha salvato col , paradossalmente più con l’abbraccio dopo il gol di che con la vittoria. A proposito di abbracci, da evidenziare quello ieri tra Mihajlovic e : «L’ho trovato un po’ invecchiato anche sepoi quando è entrato ho sentito le farfalline nello stomaco». Quelle che non sente più da tempo