Pallotta «calma» la Roma

07/12/2015 alle 13:21.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - Allenatore in bilico? No, fino a prova contraria. Anzi, al momento sussistono tutte le condizioni perché concluda la stagione sulla panchina della Roma, rimandando a giugno le valutazioni del caso.

Non ha portato alcuno scossone l’arrivo di , impegnato in riunioni, cene e chiacchierate di routine. Ha incontrato i dirigenti (, Zanzi e il «fido» Zecca) domenica sera, ieri si è aggiunta a tavola la «consigliera» Navarra dopo i meeting nell’hotel del presidente in centro.

assente in entrambe le cene, idem ma il diesse ha parlato più volte con in queste settimane e lo farà nei prossimi giorni a Trigoria insieme all’allenatore, in attesa di tentare qualche aggiustamento sul mercato. Sì, perché mentre da più parti si chiede la «testa» di , la società sta invece puntando il dito sulla squadra. L’assenza di carattere, rabbia agonistica, leader etc. non è stata compensata dai nuovi acquisti (vedi ) e per l’ennesima volta, a Torino come a o a Leverkusen, la squadra ha giocato col terrore addosso gli ultimi minuti, buttando al vento una vittoria acquisita con tanta fatica. Lo zampino di Damato è innegabile, ma la Roma deve pensare ai suoi errori come ammesso da . Subito dopo la gara dell’Olimpico torinese i dirigenti hanno rimproverato a brutto muso , reo di essersi fermato, col pallone in gioco, per un tocco sbagliato di . E, come se non bastasse, protagonista subito dopo di una discussione prolungata con Acquah. L’esterno di Vitinia, promotore della cena della squadra la mercoledì scorso, ha chiesto scusa a nello spogliatoio, ma la scenata in campo resta e dà l’immagine di una Roma che ha perso certezze e si è innervosita. Per questo & Co. ora chiedono a di essere più duro con i giocatori. Il tecnico ha parlato al gruppo ieri, dopo aver analizzato la partita di Torino col diesse.

Dal mercato dovrebbero arrivare un centrale di difesa (probabilmente un giovane) e un attaccante esterno, a patto di trovare una sistemazione a in prestito e di concludere la cessione definitiva di Doumbia in Cina, Russia o Inghilterra.

continua a fidarsi del management e a giorni ufficializzerà il nuovo ruolo di Bruno Conti nell’area tecnica. Certo, il presidente è molto deluso e arrabbiato per i risultati come ha detto lui stesso domenica sera. La Roma sembra essersi sciolta dopo il derby e l’ultima sosta, si ritrova a 5 punti dall’Inter capolista, a 4 da una col budget largamente inferiore e ha paradossalmente guadagnato un punto sul prossimo avversario in campionato al San Paolo. Intanto la è arrivata a -1.

L’occasione per ritrovare stimoli e serenità si presenta già mercoledì: col Bate Borisov in ballo gli ottavi di e circa 13 milioni tra premi e diritti tv. La Roma dovrà giocare ancora senza l’appoggio della curva, una questione che analizzerà con il commissario Tronca e non con , troppo impegnato su altri tavoli: tra domani e mercoledì in Campidoglio il presidente conoscerà il sindaco reggente, che sul problema dei controlli troppo serrati all’Olimpico non vuole però intervenire. E, se sarà pronto, consegnerà al Comune il dossier definitivo del nuovo stadio da girare poi in Regione.