In 55mila per il Napoli e la Roma è al bivio

13/12/2015 alle 14:27.
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LA REPUBBLICA (M. AZZI/M. PINCI) - Passione contro orgoglio, euforia contro depressione. Sarri ha cavalcato alla vigilia la enorme attesa che c’è in à: mettendosi alla testa dei 55 mila al San Paolo. «La classifica stavolta non conta. Bisogna mettere da parte la professionalità e andare a caccia del successo soprattutto con il cuore. Dobbiamo giocare soltanto per il nostro pubblico, senza altri pensieri. Per i tifosi è la partita dell’anno, faremo il massimo per renderli felici», ha ordinato la carica il tecnico del , consapevole di avere al suo fianco uno stadio tutto azzurro. La trasferta è stata infatti proibita ai sostenitori ospiti, per ragioni di ordine pubblico. Ma forse è un paradossale vantaggio, per : dopo i fischi e la durissima contestazione dell’Olimpico. Meglio solo (contro tutti) che mal accompagnato. «Ci danno sconfitti prima di giocare: vediamo se sarà davvero così».
Pure la pressione può fare la differenza. Sarri ha meno problemi e si è permesso il lusso di annullare il ritiro prima della gara. Ma non si fida dei rivali e forse (almeno non del tutto) nemmeno dei suoi, dopo . «Non siamo favoriti. Investimenti e budget sono dalla loro parte. Noi dobbiamo vivere emotivamente i 90’ come se fossero un derby». Il non ha ancora la maturità da grande e ha bisogno di stimoli forti per dare il massimo. Oppure del migliore Higuain, a segno da 8 gare al San Paolo e a un passo dal primato (9) di Maradona. «Sono venuto qui per scrivere la storia e mi sento pronto per farcela. Ora sono più maturo, grazie al feeling con il mio tecnico: è stato lui a convincermi a restare in maglia azzurra e a cambiarmi la testa».
Anche Sarri stravede per Higuain («Non lo cambio con … ») e può contare sul gruppo al completo, tranne Gabbiadini. è invece per la Roma l’ultima stazione per salire sul treno scudetto e cancellare un mese di dolori (3 pari in 5 gare). La visita del presidente ha avuto l’effetto di un analgesico scaduto. Il successo manca dal derby di 35 giorni fa, i tifosi sono stanchi e le colorite parole del leader americano hanno allargato la forbice tra sostenitori e squadra. Nervi tesi: contro , con , redarguisce sonoramente sotto gli occhi di chi eccede nei festeggiamenti dopo il pari con il Bate. Visto così, il destino dei giallorossi sembra segnato: come il tecnico ha polemicamente sottolineato alla vigilia. «Possiamo solo fare meglio e smentire i pronostici. Non andiamo al mattatoio, anche noi abbiamo un gran centravanti ». Chissà se il colloquio con aiuterà , che riavrà finalmente al suo fianco , titolare per l’ultima volta contro la Lazio. E spunta la pazza idea Gervinho: per rischiare il tutto per tutto col tridente.