Roma stregata

01/11/2015 alle 14:24.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - La Roma vede le streghe nella notte di Halloween a San Siro e lascia la vetta all'Inter. Un verdetto molto, molto severo per la squadra di , in una partita dominata anche quando s'e ritrovata sotto di un gol e decisa da un episodio. Mancini deve ringraziare la grinta di Medel e soprattutto la saracinesca Handanovic, che ancora una volta chiude la porta nerazzurra perforata appena sette volte in undici gare. Il migliore in campo è proprio il numero 1 dell'Inter e questo giàa dice molto. Alla Roma manca il gol di , vicino al vantaggio due volte sullo 0-0: per la prima volta in stagione i giallorossi non segnano, cosi arriva inesorabile la seconda sconfitta in campionato e la terza stagionale, all' orizzonte c'è un derby da giocare senza , ma la prestazione non èaffatto da bocciare.

A San Siro tanto equilibrio ed emozioni. La foto di un campionato che quest' anno può essere combattuto fino in fondo. Col senno di poi la vittoria di Mancini, bravo a studiare l' avversario e non commettere gli errori di Paulo Sousa una settimana fa. I due tecnici non resistano alla tentazione dell'ex: nell'Inter a sorpresa c'è al posto del "lamentoso" Icardi ("Non segno tanto perché mi arrivano pochi palloni" aveva detto dopo ) in panchina per 90', non rischia l'acciaccato e avanza a centrocampo, confermando quindi che da queste parti stato uno degli eroi del triplete. Mancio prova a blindare le fasce con i corridori Nagatomo e D'Ambrosio, preferiti a Santon e Juan Jesus, con l'obiettivo di frenare le ali giallorosse. L'Inter, come detto, fa il contrario della una settimana fa: si mette 4-5-1 ad aspettare la Roma, con Perisic e a supporto dei terzini che rimangono bloccati e Jovetic "falso" centravanti, molto fastidioso tra le due linee. I giallorossi accettano volentieri di gestire il pallone e hanno la prima grossa occasione con di testa, servito perfettamente daDigne, ma Handanovic gli sbarra la porta. Subito dall' altra parte è Guarin a metter paura a . Ma sempre la Roma atenere apparentemente in pugno la partita, con che sfiora gol dell' ex, sulla ribattuta a porta vuota è troppo molle e si fa respingere il tiro da D'Ambrosio.

La gara gira, perche poco dopo, alla mezzora, arriva il gol dell'Inter con una rasoiata da fuori area di Medel che , coperto da un impeccabile per 90', non vede partire. A quel punto la cinica banda di Mancini si gasa mentre i giallorossi sembrano accusare il colpo. A centrocampo si ritrova spesso troppo solo contro il trio muscolare dell'Inter, è preoccupato di dare una mano a in copertura e non brilla, va a sprazzi, davanti solo Gervinho sembra convinto.

Nella ripresa, pero, si rivede ancora tanta Roma. Ma Handanovic si maschera da Superman: para due volte su , evita un'autorete, inutili tutti gli assalti della squadra di che ordina un cambio non proprio comprensibile, con al posto di e un centrocampo ancor più esposto allo strapotere fisico dell'Inter, dove Kondogbia prende il posto dell' ottimo Medel. , poi, la combina grossa: un giallo per proteste e un altro per fallo di mano, addio derby e compagni lasciati in dieci a lottare. Ci vuole un grande intervento di su Brozovic per tenere viva la suspance. Non è serata per la Roma, che si riordina in dieci, con l'inserimento di per , continua ad attaccare, ma sbaglia sempre l'ultima cosa e oggi rischia addirittura di ritrovarsi quarta dietro e . Esulta San Siro, l'Inter è prima, l'impressione e che sia arrivata lassù più col cuore che con il gioco. Ma lo scudetto è una storia ancora tutta da scrivere.