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Non è bomber Edin il problema dei giallorossi

05/11/2015 alle 13:51.
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IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Sotto gli occhi del , presente (per ora) in tribuna e non (ancora) in campo, , il Grande Osservato, ha impiegato meno di due minuti per dare un senso alla sua partita. E per zittire quanti continuano a pensare che un centravanti, uno di quelli veri, sia obbligato soltanto a far gol, e che non possa divertirsi a farli fare ai compagni. Esemplare, sotto questo aspetto, l’azione che ha portato la Roma in vantaggio con la rete di : il bosniaco ametà campo ha conquistato un pallone complicato, l’ha difeso con tutto se stesso e poi l’ha offerto in verticale, con un millimetrico esterno in stile (sì, in stile ), all’imprendibile egiziano che è volato verso Leno battuto con un tocco di sinistro. In tribuna, il si è alzato inpiedi ed ha applaudito, cometutti i tifosi che hanno una Lupa tatuata sul cuore.

IN MOVIMENTO Concentrato alla ricerca del gol (e non solo), non ha mai offerto un bersaglio fisso ai difensori di Schmidt: si è mosso da una parte all’altra della difesa del Bayer, preoccupandosi anche di dare una mano in fase di non possesso, inseguendo e controllando le avanzate degli esterni tedeschi. Poi, alla prima vera occasione, cioè alla prima palla giusta per le sue caratteristiche, Edin ha fatto scoppiare l’Olimpico di felicità. Verticalizzazione centrale al bacio di , controllo e fuga a tutta birra di : uno sguardo alla porta del Bayer, tocco chirurgico con il piattone ai danni del povero Leno e... E giù cori da brividi per il numero 9. In meno di mezzora, insomma, un assist e un gol. Alla faccia dei professionisti della critica precostituita. Ah, altro sorrisone in tribuna del e capelli ancor più bianchi per un affranto Rudi Voeller, il tedesco che volava sotto la curva.

CUORE BOSNIACO Poi, a dimostrazione/conferma che il problema dellaRomanon si chiama , ecco i due gol delBayer in apertura di ripresa. Sparita nel giro di pochi minuti la Roma devastante del primo tempo, spazio ad una squadra inguardabile se/quando chiamata a difendere sulla pressione degli avversari. E così la festa si è trasformata in sofferenza.A riportare la serata sui binari della gioia, però, ci ha pensato , il fratellino di (che, da leader, ha urlato la massima attenzione ai suoi dopo il rigore). E, forse, non poteva che andare così.

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