Le officine dei campioni dove nascono i successi Il futuro

07/11/2015 alle 18:16.
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LA REPUBBLICA (M. ERCOLE) - Formello da una parte, Trigoria dall'altra Sono le case di Lazio e Roma. Il primo centro sportivo a Nord, il secondo a Sud: proprio come le rispettive curve. A dividerli 50 km e ben 20 uscite del grande raccordo anulare (un vero viaggio in una situazione normale di traffico nella Capitale): la 5 della Cassia Bis per raggiungere il quartier generale biancoceleste, la 25 della Laurentina per quello giallorosso. Posizioni agli antipodi, ma qualità elevata in entrambi i casi. Non a caso il ds della Lazio Igli Tare negli ultimi anni si è giocato spesso la carta "visita nel centro sportivo" per convincere i giocatori a firmare. Per info chiedere a De Vrij, che durante uno di questi blitz segreti è rimasto talmente impressionato dalla palestra all'interno del centro sportivo da chiedere di allenarsi subito. E sala attrezzi e piscina non sono le uniche attrazioni del tour di ben 40 ettari. Il centro sportivo è stato creato da Sergio Cragnotti nel 1997 (prima era a Tor di Quinto) e da quel momento è migliorato di anno in anno. L'idea dell'allora presidente di creare un complesso unico per ospitare prima squadra e settore giovanile, si è limitata solo alla Primavera, il cui campo (uno dei 4 attuali) è intitolato a Mirko Fersini, ragazzo del vivaio biancoceleste scomparso nel 2012 a seguito di un incidente stradale. Il progetto iniziale sarà realizzato con la costruzione dell'Academy Bob Lavati, inaugurata da Lo-tito il 26 maggio 2014, mai cui la-vori sono ancora in fase embrio-nale. Saranno costruiti altri 4 campi, foresteria, biblioteca e sala studio, per un investimento complessivo di quasi 10 milioni di euro. Ne sono stati spesi 300mila invece dalla Roma, solo per creare la nuova palestra voluta dal Darcy , con macchinari di alto livello e vetrata che dà sui campi di allenamento. L'ultimo dei tanti lavori per ampliare e migliorare una struttura che si sviluppa su circa 20 ettari, acquistata nel 1977 dal presidente Gaetano Anzalone e inaugurata 2 anni più tardi. Dino Viola raccontava fiero: «Qui c'è pure una fonte di acqua minerale». Anche in questo caso l'evoluzione è stata continua, sia con la famiglia Sensi (fece costruire una cappella) sia con gli americani. Con loro è stato valorizzato il campo da gioco della Primavera, intitolato nel 2012 a Agostino Di Bartolomei. Tutto questo, nonostante la poca simpatia del presidente Pallotta verso il quartier generale. Non gradisce la lontananza dal centro, infatti la sua ultima visita risale a 2 anni fa. Evidentemente anche lui ha scoperto il traffico romano.