Roma, gigante dai piedi d'argilla

22/10/2015 alle 13:29.
torosidis-ruediger-rifinitura-vigilia-bayer-roma-19-10-2015

LEGGO (F. BALZANI) - Diciotto gol subiti in 11 partite, otto in 3 uscite europee, cinque negli ultimi 10’. Sono i numeri ad aprire un inevitabile processo alla difesa della Roma che a Leverkusen è andata in blackout vanificando il poker giallorosso che poteva valere mezza qualificazione.
Gli imputati maggiori dopo la pazza gara in Germania sono stati , e sul quale aleggiano i primi mormorii, ma gli errori (madornali) dei singoli sono la conseguenza della disorganizzazione difensiva di una squadra che ancora deve trovare un’identità. A pensarlo solo in tanti a Trigoria: qualche dirigente (ieri anche Pallotta ha chiesto spiegazioni) e molti giocatori poco convinti dei metodi di allenamento di e del suo staff. Lo testimonia l’occhiataccia di (al quale era stato consegnato un pizzino da negli ultimi minuti) verso la panchina dopo il 4-4 e la sbuffata rivolta da a chi gli chiedeva cosa fosse successo mentre usciva dalla BayArena. Anche è rimasto perplesso per gli otto minuti di Leverkusen e ora spera di trovare posto contro la .
Ieri a Trigoria però nessuno ha fiatato durante il consueto confronto post partita in cui si è fatto sentire: «Dovete starci con la testa per 90 minuti, fate troppi regali e non va bene». Eppure tra i pregi di Rudi c’era proprio la capacità di non fare regali. Due anni fa nelle prime 9 giornate ci riuscì solo il Parma, l’anno scorso proprio di 21 ottobre la Roma ne prese 7 tutti insieme (dal Bayern) dopo averne subiti appena 6 in 12 partite da Parma, , Cska e . Quest’anno solo il non è riuscito a segnare almeno un gol ai giallorossi e la media di reti subite è salita a 1,6 a partita.

Secondo gli ex è colpa di : «Non si capisce con che modulo giochi la Roma, così non si trova equilibrio», ha detto Giannini. « cambia la difesa ogni partita, così non si danno certezze», il parere di Losi mentre Balbo è ancora più duro: «Non ha dato un’identità alla squadra, e temo sia tardi». Inevitabile e giustificata qualche critica a per un mercato monco, ma l’altalena di scelte prese da non ha contribuito a dare stabilità: prima ha provato , poi si è affidato a centrale e a un ancora infortunato prima di ricominciare il giro mentre qualcuno oggi rimpiange Astori (miglior difensore del campionato come media voto) e Mbiwa. A destra, invece, dopo l’esperimento è tornato a scapito di un che a Trigoria danno in ottime condizioni.