Strootman ricomincia fra sei mesi vuole tornare in campo

05/09/2015 alle 15:30.
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CORSERA (G. PIACENTINI) -  All’uscita dalla clinica Villa Stuart è sembrato sollevato, quasi sereno, per quanto possa esserlo un calciatore operato per la terza volta al legamento anteriore dello stesso ginocchio (il sinistro) negli ultimi 18 mesi. è stato dimesso ieri pomeriggio e dopo tanti dubbi e mille incertezze, finalmente le notizie che filtrano sulle sue condizioni sono positive.

Senza voler bruciare a tutti i costi le tappe e affrettare il recupero, le prime «proiezioni» parlano di una possibile ritorno in campo tra febbraio e marzo. Sono i tempi previsti dal protocollo di recupero italiano, quello stabilito dal professor Mariani e dallo staff romanista capitanato da Ed , mentre dopo la prima operazione si era affidato a quello olandese, più conservativo e dai tempi più lunghi.
Dopo alcune
settimane di fisioterapia - ha già cominciato ieri quando era ancora in clinica dopo essersi sottoposto ad una risonanza magnetica -, lo step successivo sarà quello di tornare gradualmente a lavorare sul campo, più o meno 40 giorni dopo l’operazione, cioè nella prima metà di ottobre. , che ogni due settimane sarà controllato da Mariani, già oggi sarà a Trigoria a lavorare insieme allo staff giallorosso. Ad aspettarlo e i dirigenti, che nei giorni scorsi sono andati a trovarlo insieme a quasi tutti i compagni di squadra. L’ultimo, in ordine di tempo, è stato Morgan . «Kevin sta bene - le sue parole - l’ho visto carico e tornerà più forte di prima».

Chi non sta per niente bene è , entrato in stampelle a Villa Stuart proprio mentre usciva. Il difensore giallorosso si è infortunato con l’Under 20 nella gara contro la Germania. Il responso degli esami è stato pesantissimo: lesione del anteriore del ginocchio sinistro. Anche lui sarà operato dal professor Mariani nei prossimi giorni. Chi non ha invece nessun problema è : il centravanti, a segno nella gara persa dalla Bosnia contro il Belgio di , aveva subito un colpo alla mano destra che lo aveva costretto ad una fasciatura protettiva. In un primo momento si temeva una frattura, ma il rischio è stato scongiurato dallo staff medico della nazionale bosniaca.