Roma, il gioco non evita il ko

24/09/2015 alle 13:34.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - C'è solo la Roma a Marassi. Ma non basta. La prestazione non manca, il risultato sì. Così la prima sconfitta della stagione diventa amara e forse anche ingiusta. Il dominio è totale, ma vince la Sampdoria 2 a 1, sfruttando le uniche gaffe giallorosse della serata: la barriera con soli 3 uomini sulla punizione di Eder e il rinvio sballato di per l'autorete decisiva. L'Inter, a punteggio pieno, è adesso a + 7.

SPAZIO AI TITOLARI - Non è stato dunque sufficiente il al contrario, richiamando in campo gli esclusi di domenica scorsa contro il Sassuolo. , tornando indietro di 24 giorni, ha schierato la squadra del primo successo in questo torneo: in campo gli stessi interpreti (tranne ) che il 30 agosto all'Olimpico superarono la di Allegri. Di sicuro la prova migliore della Roma, almeno guardando al gioco e al ritmo. E, proprio come contro i campioni d'Italia, con accanto a per sostituire l'infortunato , rimasto nella capitale con . Nel ha avuto, come sempre, la libertà di alzarsi dietro , per aumentare la qualità in avanti e cercare, avvicinandosi alla porta, anche la conclusione.

EQUILIBRIO RITROVATO - Zenga, pur evitando la difesa a oltranza, si è affidato esclusivamente alla velocità di Eder, capocannoniere con 6 reti, e Muriel. Ha avuto ragione. La presenza di Correa alle loro spalle è stata per certi versi superflua: la Sampdoria ha saltato spesso il centrocampo, giocando la palla alle spalle dei centrocampisti giallorossi e cercando di sfruttare la corsa degli attaccanti. Così, già a metà tempo, ha lasciato l'iniziativa alla Roma che, con convinzione e autorità, è andata all'assalto della difesa blucerchiata, già in partenza incompleta e penalizzata anche dall'imprevisto a Silvestre che, alla mezz'ora, si è arreso, lasciando il posto a Moisander. ha spinto a sinistra più di quanto ha fatto a destra, ma le chance sono state poche, almeno per lo sforzo prodotto (record di cross su azione nel primo tempo, 21, anche se solo 3 andati a buon fine, totale di 57 alla fine e 18 corner battuti). ha ricevuto pochi palloni, l'unica parata di Viviano sul da fuori di , respinto in volo. Nessun rischio, fino all'intervallo, nemmeno per , a conferma che il gruppo ha ritrovato almeno l'equilibrio.

A FREDDO - , subito dopo l'intervallo, ha chiesto il rigore per il tocco di mano di Moisander in area, con il pallone che però colpisce prima la gamba del blucerchiato. Correa, prima di uscire per Ivan, ha costretto al fallo. Punizione che Eder ha sfruttato calciando di sul palo scoperto per il vantaggio. Ma il gol subito non ha fermato la Roma che ha continuato a spingere. è stato più presente che nella prima parte, ma è diventato il protagonista della reazione giallorossa. Su punizione sporcata Viviano, completamente spiazzato, si è superato, con l'intervento migliore della serata. ha poi dato spazio a Gervinho, fuori Iago . Assedio totale. Con ormai ala aggiunta, pure è salito con continuità. Viviano ha salvato su , ma non è riuscito a far niente, a metà tempo, sul sinistro di , dopo l'assist dell'ispiratissimo .

LA BEFFA - Zenga ha inserito Cassano, togliendo Muriel, per tenere palla. Il contropiede fatale, però, lo ha gestito Eder che, ignorando i compagni liberi in mezzo all'area, è affondato a destra per calciare di forza al centro. non c'è arrivato e , sbilanciato, ha deviato in porta: 2 a 1. Richiamati subito e in panchina: e le mosse della disperazione di . Inutili, però.