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Il De Rossi furioso si fa in 2 per la Roma. Ma è allarme Pjanic

08/09/2015 alle 13:40.
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GASPORT (M. CECCHINI) - Sembrava l’inizio della favola perfetta. , alla sua partita numero 101 in Nazionale, ritrovava la Palermo del suo esordio in azzurro per giunta santificato da gol e vittoria. Più o meno il sogno di ogni bambino innamorato del calcio. Invece due giorni fa la storia ha virato in un altro modo e così , pur con l’Italia vittoriosa grazie a un suo gol, si è ritrovato sul banco degli imputati per la dodicesima espulsione della sua carriera.
: OGGI ESAMI - Il paradosso è servito, visto che una volta era proprio la Nazionale la camera di decompressione del regista, che viveva il giallorosso con una emotività particolare. Stavolta invece è successo il contrario. Il «rosso» contro la Bulgaria è stato visto, magari non come quelli che hanno creato la sua «leggenda nera» (gomitate a McBride e Srna, manata a Mauri), ma in ogni caso fuori luogo, come lo stesso alla fine ha fatto notare. Un peccato, perché dopo il gol in apertura Daniele sembrava all’inizio di una serata di gran feeling. Proprio quello che adesso ha ritrovato in giallorosso. Non è un mistero che – anche nella nuova posizione di difensore di una retroguardia a 4 che gli ha ritagliato coraggiosamente sia di nuovo al centro della nuova Roma. Ancor più probabilmente nelle prossime partite vista la tegola caduta su . Il bosniaco, contro Andorra, ha accusato un problema al polpaccio . Gli esami li svolgerà soltanto oggi, ma a Trigoria sono abbastanza pessimisti. Se tutto andrà bene sarà diagnosticata una elongazione che gli farà saltare il match col e forse anche il . Se invece fosse una lesione, difficile ipotizzare uno stop inferiore ai venti giorni. E allora questo potrebbe convincere a riportare in mediana, sopratutto se e cominceranno a dare garanzie di affidabilità.
LARGO A TOTTI - Non basta. L’infortunio di riaprirebbe le porte anche a capitan , a meno che l’allenatore francese non decida di puntare seriamente su Ucan, che è quello che ha caratteristiche non dissimili al bosniaco. Ma le voci di Trigoria spingono sull’acceleratore tottiano. Dopo due partite di fila out per scelta tecnica, possibile che la partita contro il sia quella giusta per il rilancio, magari per un rodaggio in vista della sfida di mercoledì con il .
FEBBRE  - L’impressione, però, è che nessuno alla Roma sottovaluti l’impegno contro il , ovvero il primo derby non amichevole giocato fra le due squadre. Il settore ospiti contiene duemila posti e sarà tutto esaurito, anche perché, come ha sottolineato una settimana fa, se i giallorossi non vincessero la partita, avrebbero «reso inutile il successo contro la ». Proprio per questo la formazione di ha bisogno delle sue certezze sopratutto dal punto di vista degli uomini simbolo, e senz’altro lo è. A 32 anni, d’altronde, per lui c’è ancora tutto il tempo per specializzarsi nel ruolo di difensore dai piedi buoni che avvia la manovra, ripercorrendo la strada che fu di Beckenbauer, Matthaus, Sammer (tre Palloni d’Oro) e dello stesso Di Bartolomei. In difesa tra l’altro generalmente si corre meno e si è più lucidi. La cura migliore, forse, per l’eccesso di «rossi».

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