Niente vendetta per la Roma

22/07/2015 alle 13:37.
manchester-city-vs-as-roma-7

IL TEMPO (E. MENGHI) - Vendetta fallita. Stavolta i rigori si rivelano fatali per la Roma, che nell’International Cup aveva dimostrato buona mira dagli undici metri contro il Real Madrid, ma non è riuscita ad essere altrettanto precisa contro il Manchester , con cui aveva un conto in sospeso da dicembre, quando gli inglesi e eliminarono i giallorossi dalla .

In Australia, al Melbourne Cricket Ground, la squadra di ha giocato a testa alta, ha saputo rimontare due volte il risultato con i capolavori di e , ma ha pagato gli errori di Doumbia e dal dischetto. Spettatore d’eccezione , seduto in panchina vicino al solo Jovetic e ormai corpo estraneo alla formazione di Pellegrini. Da quella postazione «privilegiata», l’attaccante bosniaco ha ammirato le prodezze del suo connazionale: è stato il migliore in campo, aldilà dello splendido gol dalla distanza con cui ha realizzato l’1-1 in risposta al nuovo arrivato tra i Citizens, Sterling, bravo ad approfittare di uno svarione di Romagnoli (non tiene la linea del fuorigioco).

La partenza era stata tutt’altro che perfetta, ma la Roma ha giocato un buon primo tempo e ha confermato le sensazioni positive avute dopo il match con il Real, nonostante i tanti cambiamenti di uomini e moduli fatti da . e hanno condiviso la mediana per i primi 45 minuti, in un in cui compariva il solo come incontrista. Insolita anche la decisione di far giocare Doumbia e insieme nel finale, in un 4-4-2 che nonostante il maggiore peso offensivo si è rivelato meno produttivo. L’ivoriano si è distinto in positivo per la punizione guadagnata a fine secondo tempo, trasformata magistralmente dal subentrato , e in negativo per il cucchiaio clamorosamente sbagliato al quinto e decisivo rigore. L’errore precedente di Kolarov gli aveva spianato la strada, ma l’occasione gli si è ritorta contro ( non l’ha aiutato mandando il sesto penalty tra le braccia di Hart). Non ha fatto meglio Cole, che con un retropassaggio ha regalato un pallone solo da infilare in rete a Iheanacho.

«Il campo non era adeguato a una partita di questo livello», lo ha giustificato , comunque felice della prova dei suoi: «Mi è piaciuto il fatto che abbiamo rimontato due volte, vuol dire che la squadra è stata mentalmente forte e sicura di sé. Non dobbiamo cadere in trappola e pensare di essere arrivati: bisogna sempre dare il massimo. Il è avanti nella preparazione e questo alza il giudizio della prestazione della squadra». Premiata con la prima serata libera.

Clicky