LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Le bugie soprattutto quelle di mercato, hanno le gambe corte, e lo sa bene chi a Roma ha salutato Mattia Destro nonostante le promesse sulla sua permanenza. Eppure Rudi Garcia, che di quelle promesse era l'autore, è convinto che la città dimentichi in fretta. Le frottole riguardo il futuro dell'attaccante, da cui si auto assolve in nome dell'interesse della società («Se dicessi che vogliamo cederlo e poi rimanesse che faremmo?»). Ma soprattutto i risultati raccolti dalla Roma sotto la sua gestione.
«Cercate di non avere la memoria corta», chiede stridente l'allenatore a giornali e città, guardando oltre la striscia da 11 punti in 7 partite che ha aperto un baratro di sette lunghezze con la Juventus capolista. «Perché - recrimina Garcia - i numeri parlano per questa squadra: e poche volte a Roma hanno visto numeri così in campionato ». In effetti, se quella dello scorso anno è stata in termini di punti la miglior Roma di sempre, questa è comunque la quarta. Eppure quando stasera Totti e compagni scenderanno in campo contro l'Empoli in una sorta di remake dei recentissimi ottavi di coppa Italia, dall'ultima vittoria in campionato dei giallorossi, a Udine con gol fantasma di Astori, saranno passati 25 giorni esatti.
Giorni in cui il Napoli ha rimontato arrivando ad appena 6 punti: «Ma noi guardiamo avanti, non dietro», annuncia Garcia. Su cui però, proprio ieri, si è abbattuta la peggiore delle maledizioni possibili. Il nuovo infortunio di Strootman infatti ha già chiuso, con ogni probabilità, la stagione del centrocampista olandese. Figlio o meno dell'intervento al crociato subito un anno fa, come i timori silenziosi della vigilia lasciavano intendere l'intervento in artroscopia eseguito ad Amsterdam dal professor Van Dijk non ha soltanto a rimosso tessuti fibrosi e cicatriziali del ginocchio (che dovevano essersi manifestati già dai primi due-tre mesi dopo l'intervento al crociato). Ma ha soprattutto rilevato una lesione cartilaginea: guaio serio e stop lunghissimo. «Sono estremamente deluso », twitta Strootman, e non basta a descriverne lo stato d'animo. A Roma tornerà la prossima settimana per iniziare la riabilitazione con il fisioterapista Massier. Chissà se migliorerà l'umore di Garcia l'arrivo del nuovo centravanti: «Uno più forte di Destro», giura lui.
In mattinata infatti la Roma ha definito l'acquisto dal Cska Mosca di Seydou Doumbia, attaccante scelto espressamente del tecnico e ingaggiato in prestito per 2 milioni con diritto di riscatto fissato a 12. Stipendio da 1,5 milioni netti fino al 30 giugno, poi si vedrà, anche perché a Trigoria sperano di prendersi in estate Luiz Adriano dallo Shakhtar a costo zero o quasi complice la situazione politica dell'Ucraina. Doumbia però, impegnato in coppa d'Africa con Gervinho, rischia di arrivare solo a metà febbraio. Fino a quel momento, scelte ridotte all'osso in attacco, con i soli Iturbe, Totti e Ljajic a disposizione. Forse si poteva aspettare a cedere Destro. «Ma lui voleva andarsene - ringhia Garcia - e qualcuno non l'ha sostenuto, appoggiare un giocatore della Roma è atteggiamento da tifoso». Insomma, anche stavolta, colpa della solita chiassosa piazza romana.