Roma avanti. Ma che fatica

21/01/2015 alle 08:30.
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IL TEMPO (A. AUSTINI) - La faccia è salva, ma la Roma non c'è più. Per superare l'Empoli in casa negli ottavi di Coppa Italia serve un rigore molto generoso realizzato da al 114' dopo l'1-1 ai tempi regolamentari firmato e Verdi. Ora il 3 febbraio i quarti, sempre all'Olimpico, contro la vincente di -Atalanta in programma oggi. Se un alla disperata ricerca della scossa voleva segnali di ripresa, non li ha avuti: a parte la prestazione di e la qualificazione, il resto è da buttare come certificano i giusti fischi dei tifosi alla fine.

Obiettivo coppe - La formazione scelta dal tecnico ha un messaggio implicito: la Roma non può permettersi di snobbare le coppe. A maggior ragione ora che il sogno scudetto si sta affievolendo. , e titolari, insieme a e che a Palermo non c'erano per . Una squadra più simile a quella «vera», ma ancora in difficoltà. L'ottimo Sarri dall'altra parte schiera sette riserve: la cosa rende ancor più grave la sofferenza giallorossa.

Nuovo modulo - Il tecnico sperimenta come nel finale di Palermo il rombo a centrocampo, quarto modulo stagionale. Il capitano fa il trequartista alle spalle della coppia -, una soluzione buona in attesa che torni il «manesco» Gervinho dalla Coppa d'Africa. Ma nel calcio spesso testa e gambe contano più della tattica e della tecnica. La Roma ha perso sicurezza, palesando un'involuzione che fa paura. Pochi mesi fa dominava in casa del , ora fa una fatica mostruosa a battere chiunque.

La partita - Roma avanti dopo 5 minuti grazie al terzo gol stagionale di . Poi la squadra di concede un paio di occasioni all'Empoli e perde Cole per infortunio. manca il raddoppio per colpe sue e meriti di Bassi, l'entrata di al posto di non porta benefici. L'Empoli prende coraggio e trova a dieci dal termine il meritato pari con Verdi in contropiede. Entra per e si passa al . sfiora due volte il raddoppio, Bassi fa il miracolo su . Yanga-Mbiwa rischia il rosso, poi a 7 dal termine l'inesperto Di Bello punisce col penalty l'entrata di Zielinski su : tocca prima la palla e poi frana addosso all'argentino, Sarri sdegnato torna in anticipo negli spogliatoi e ha ragione. Al 120' serve anche la parata di Skorupski su Tavano per portare a casa la vittoria.

Riscatto e delusioni - La serata di ieri è servita restituire un po' di fiducia a . Segna, non esulta, a tratti gioca da solo. Resta a secco invece , che non segna e si becca altri fischi. Altro errore di Astori sul gol, è ancora indietro di condizione, non incide.

Curve vuote - Desolante la cornice dello stadio Olimpico (11mila i paganti) e stavolta non c'entrano solo freddo, orario e scarso appeal della partita. In si poteva entrare solo se muniti di «tessera del tifoso» per il divieto imposto in seguito ai fatti dell'ultimo derby. Gli ultrà si spostano in tribuna Tevere, pagano migliaia di persone per reati commessi da un gruppetto di stupidi. L'ennesima ingiustizia in un calcio (e un Paese) senza credibilità.