ASROMA.IT - “Non facciamo passare tanto tempo prima di rivederci, Pedro”. Il primo novembre del 1964 la Roma alza al cielo la sua prima Coppa Italia della storia battendo in finale il Torino. Un trofeo che, negli anni successivi, sarebbe diventato una piacevole consuetudine per i colori giallorossi. Ora in bacheca di coppe se ne contano 9 con la speranza di centrare quanto prima la decima. A distanza di 50 anni, Roma TV ricorderà quella vittoria con un documentario in cui parleranno tanti protagonisti di quei giorni. Protagonisti, ex calciatori, che si sono riuniti a Trigoria lo scorso 9 ottobre per essere intervistati dai giornalisti del canale romanista.
Un pomeriggio particolare, quello vissuto al “Bernardini”, con tanti ricordi, emozioni e cimeli legati alla vittoria del trofeo. Tipo il gagliardetto che venne consegnato dalla FIGC al numero uno del Club, Marini Dettina, alla fine della gara. La memorabilia è stato a lungo tra le mani di Giancarlo De Sisti che lo ha sistemato con cura e affetto per le riprese realizzate. Per rinfrescare i ricordi, “Picchio” ha messo mano agli album di ritagli di giornale che proprio suo padre aveva realizzato in quei giorni per documentare il trionfo. Particolarmente coinvolto anche Pedro Manfredini, accompagnato da suo nipote. Manfredini, per l'epoca “Piedone”, fu un bomber straordinario, che segnò gol in tutti i modi con questa maglia. Nonostante sia nato e cresciuto in Argentina, lui da anni vive a Roma e si sente romano e romanista a tutti gli effetti. Guai, ad esempio, fargli notare che nella squadra del '64 c'erano tanti romani: “Ma perché io e Losi non siamo romani? Siamo qui da 1000 anni e soffriamo e gioiamo per questi colori come se fossimo di qui. Non ci provate...”.
Particolarmente toccante è stato un momento vissuto nella sala Champions, dove si tengono le conferenze stampa o le interviste della Roma di oggi. Quando sullo schermo è apparsa la foto di Losi e De Sisti sul campo di Torino con il trofeo in mano, Giuseppe Tamborini con la voce rotta dall'emozione ha detto: “Sono passati 50 anni, ma è sempre bellissima quest’immagine...”. C'è stato spazio pure per saluto alla squadra di Garcia, impegnata sui campi per l'allenamento del giorno. Ma quello che più contava era tornare a cinquant'anni fa, a quella vittoria che premiò una squadra di grandi uomini, prima ancora che calciatori: Cudicini, Tomasin, Ardizzon, Carpanesi, Losi, Schnellinger, Leonardi, Tamborini, Nicolé, De Sisti, Francesconi. “Non facciamo passare tanto tempo prima di rivederci Pedro”, è stato il saluto di De Sisti a Manfredini. Chi non è della Roma non può capire.