Garcia alza la voce: dimenticare la Coppa

21/09/2014 alle 11:08.
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IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Il turn over si può fare per scelta o lo si deve fare per necessità. La Roma oggi pomeriggio scende in campo per la terza volta (stavolta niente pre-gara in albergo in centro, ma normale ritiro a Trigoria) in otto giorni, ma non finisce qui: mercoledì prossimo visita al Parma, sabato Verona in casa, quindi Manchester , e poi pausa, c’è la Nazionale. L’apnea, quindi, termina il 5 ottobre allo Stadium. Fin ora ha potuto gestire le forze (18 giocatori utilizzati, maxi rotazione tra una gara e l’altra), cambiando un po’ tutti a seconda delle esigenze. Stavolta si trova a chiedere sforzi supplementari ad alcuni, che magari avrebbero bisogno di gestire il fiato, vedi o Gervinho, oppure uno tra e . Gli infortuni di , di Astori e i problemi di , fanno sì che sia lo stesso Rudi a prendersi una “pausa” dal turn over massiccio visto in queste settimane. Gestione delle forze sì, ma con giudizio.
Il rientro di Daniele - Intanto torna rispetto alla , quindi il tecnico ha la possibilità di far rifiatare uno tra o , lasciando spazio a centrocampo a , che proprio mercoledì aveva sostituito Daniele, con il quale stavolta dovrebbe fare coppia nel . «Non faccio nessun calcolo per quanto riguarda il turn over, ci pensa il destino», dice, appunto, , con chiaro riferimento agli infortunati (alla lista si aggiunge , stirato, out per tre settimane). «Io penso solo a chi è in forma in base agli avversari, cerco di vincere sempre la partita che arriva, e così faremo anche con il Cagliari, del quale conosciamo pregi e debolezze. L’infermeria ha troppi giocatori e quindi ho meno scelte, ma abbiamo una rosa ampia anche per sopperire a questo». Un altro che viene da due partite di seguito è , ci sta che possa accomodarsi in panchina in vista dei prossimi impegni. Ci sta, ma non è detto. Comunque è pronto , più Cole a sinistra; Holebas (o Cholevas), stando a quanto riferisce il tecnico, ancora va visto all’opera, forse questo non è il suo momento. Esordio in campionato per Yanga-Mbiwa su cui nutre grande fiducia. «È un difensore di spessore, mi fido ciecamente di lui. Giochi con coraggio e spensieratezza, come sa». è un altro che dovrà resistere e giocherà ancora, per lui è la quarta consecutiva e probabilmente a Parma toccherà anche quota cinque. La squadra, secondo , deve essere brava a calarsi di nuovo nella mentalità del campionato e, magari, essere meno piatta e prevedibile di quella vista a Empoli. Il tecnico sfodera una delle sue metafore, eccola: «Mercoledì sera abbiamo chiuso il libro della e aperto di nuovo quello del campionato. Riuscire a fare questo ‘switch’ deve essere una delle qualità di questo gruppo. Scudetto anche per le milanesi? Non dimenticherei il e la . Il campionato resta sempre la nostra priorità, il nostro pane quotidiano. L’obiettivo della Roma è tornare in l’anno prossimo e per farlo dobbiamo finire tra le prime due. Faremo di tutto per essere a nove punti dopo la partita con il Cagliari».
La gestione di - Partiamo dal presupposto che il capitano, le partite in casa, non vorrebbe saltarle. Ma è pure vero che, vuole essere presente pure nelle sfide importanti, vedi Manchester (il 30) e vedi (il 5) e prima di queste due gare, ce n’è un’altra all’Olimpico contro il Verona. Ci sta che, come a Empoli, possa preservarlo per poterlo gestire meglio nei prossimi incontri, magari facendolo giocare a Parma oppure col Verona, comunque averlo fresco la settimana finale di settembre. Nel caso in cui dovesse saltare la sfida contro Zeman ( è pronto a rilevare i suoi compiti di inventore dietro le punte), toccherà a . è in vantaggio su , Gervinho dovrebbe essere l’altro esterno.