IL FATTO QUOTIDIANO (V. CATTANO) - Dai colpi di pistola che hanno colpito tre tifosi del Napoli vicino al Ciak Village in viale di Tor di Quinto, agli scontri e le bombe carta che hanno causato altri sette ricoveri. Dieci feriti nella serata di violenza nella Capitale con il timore che uno di loro non superi le prossime ore: i più gravi sono i tre coinvolti nella sparatoria e portati all’ospedale Villa San Pietro; Ciro Esposito, 30 anni di Secondigliano, ferito al torace (codice rosso); Alfredo Esposito, 43 anni, colpito alla mano destra, e Gennaro Fioretti, 32 anni, trasportato all’ospe - dale Santo Spirito con ferite da colpi d’arma da fuoco a un braccio e a una mano. Oltre a loro, una persona è stata ricoverata con un trauma cranico, un’altra al policlinico Gemelli per una frattura a una gamba, altri tre sono arrivati all’ospedale Sant’Andrea con contusioni varie, ma sono stati valutati in codice verde, ovvero non gravi, e infine nella conta di un pomeriggio di botte e spranghe sono da conteggiare un numero imprecisato di malconci che però hanno rifiutato le cure in ospedale. Si era sparsa la voce che pure un poliziotto era stato ricoverato per le ferite riportate nei tafferugli, ma la questura ha smentito
ATMOSFERA tesa a Villa San Pietro, ieri sera, dove sono stati ricoverati i feriti più gravi: col fiato sospeso per lo stato di salute del trentenne con un proiettile nel torace, nessuno dei tifosi ha voluto parlare con i cronisti, mentre l’altra vittima raggiunta dal piombo a una mano è stato ascoltato a lungo dalla polizia per cercare di capire la dinamica di quanto avvenuto nei pressi del vivaio. Tuttavia, agli agenti, i feriti che erano in grado di parlare hanno detto poco o nulla: non si sarebbero neppure accorti da dove arrivavano i colpi, salvo poi accorgersi che uno di loro era a terra, incapace di muoversi, e gli altri cercavano di tamponare il sangue che usciva dalle ferite alle mani e alle braccia. Una versione dei fatti che non ha convinto gli investigatori, che se in un primo momento hanno preferito parlare di “lite occasionale”, con il passare delle ore hanno delineato un diverso scenario, ovvero uno scontro violentissimo fra quel gruppo di ultras azzurri e alcuni tifosi della Roma individuati e isolati dai napoletani nei pressi del Ciak Village di viale di Tor di Quinto. Vedendo soccombere un amico, uno dei tifosi romani avrebbe estratto una pistola e fatto fuoco. Altri scontri fra ultras del Napoli e della Fiorentina sono avvenuti a Ponte Milvio, nei pressi della pista ciclabile, sotto ponte Duca d’Aosta, sono spuntati i coltelli, ma nulla di grave se paragonato alla sparatoria che ha portato un ragazzo in fin di vita in ospedale.