De Rossi-Pirlo, oltre la maglia

02/01/2014 alle 09:04.

IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Inseparabili. Vedi l’uno e vedi anche l’altro. Impossibile o quasi beccarli lontani, distanti. Daniele De Rossi, del resto, non l’ha mai nascosto: «Andrea è forse il miglior amico che ho nel mondo del calcio». Andrea è Pirlo, compagno di stanza e di reparto di DDR in azzurro. I due sono autentiche

 
VOGLIA DI PALLONE
Domenica sera, allo Stadium i due saranno avversari, non nemici. E anche/soprattutto dalle loro prestazioni dipenderà l’esito del big match tra e Roma. Pirlo, pur di non mancare il faccia a faccia con la squadra giallorossa, ha ricominciato ad allenarsi subito dopo Natale per recuperare dall’infortunio al ginocchio; l’ha imitato per recuperare la condizione dopo quel guaio all’alluce: segno che entrambi hanno una voglia matta di non saltare l’appuntamento, di rispondere positivamente all’appello dei rispettivi allenatori. I due in passato si sono affrontati 16 volte, 12 quando Pirlo indossava la maglia del Milan: ha vinto 6 volte (solo una volta contro il Pirlo juventino, però) mentre Andrea 5 (con 2 reti; per DDR solo un gol). Se non fosse stato per la che gli ha impedito di giocare contro il Catania, non avrebbe saltato neppure un secondo di campionato: , che in estate ha voluto fortemente che restasse alla Roma, gli ha affidato con fiducia le chiavi del centrocampo della Roma e Daniele, tornato a sentirsi un giocatore davvero importante, ha risposto con un’impressionante striscia di prestazioni ad altissimo livello, e con il gol apri-campionato di Livorno. Pirlo, invece, è rimasto a guardare dalla partita contro l’Udinese del primo dicembre in poi: la sua presenza domenica ormai è certa, perché non v’è dubbio che prima di rinunciarci - se e quando il numero 21 sta in piedi - ci penserebbe un milione di volte. O forse più.