C’è un Ninja a difesa del muro

24/01/2014 alle 09:42.
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IL ROMANISTA (D. GALLI) - Lo chiamavano riserva. Il Ninja li ha zittiti tutti. Dicevano che la Roma aveva speso oltre 12 milioni - 3 per il prestito, 6 e mezzo per riscattarne a giugno la metà - per un panchinaro. Poi il panchinaro ha giocato praticamente sempre, e da quando ha giocato - sarà un caso - la Roma non solo non ha più preso un gol, ma nemmeno ha più permesso agli avversari di tirare in porta. e , zero conclusioni nello specchio. Giusto la Samp ha combinato qualcosa, è riuscita a far arrivare tre volte la palla dalle parti di . Tre tiri in porta nelle tre partite giocate da titolare da , che col Livorno è entrato a gara in corso. L’impatto è stato devastante e il risultato lo stesso di e : anche col Livorno zero pensieri per . Zero. Quattro palloni, tutti lontano dai pali. Pericoli? Mai.

Le cifre di sono incisive quasi come le sue entrate. Ha esordito con la Samp, e in quei primi 69 minuti da romanista ha fatto registrare - dati Opta - 35 passaggi positivi, oltre a un paio di tiri in porta. Sono pochi 35 passaggi? Beh, per sono stati appena uno in più e per 14. Comunque, no problem, dopo è cresciuto... Titolare di nuovo col , ha concluso due volte nello specchio. Quisquilie, guardate altrove: ha primeggiato per passaggi positivi (102), lanci riusciti (9), recuperi palla (11). E ha giocato 125 palloni, contro i 117 di . Il non ha tirato in porta. Mai. Con la , punta su un centrocampo muscolare, salvo poi affidarsi al genio di per scardinare il catenaccio di Nereo . I bianconeri riescono a perforare in un’unica occasione la difesa romanista. Però non vale, la palla ha varcato la linea di fondo e il gol di Peluso non è gol, non è buono, fatevene una ragione. I cinque tiri verso la porta giallorossa non centrano lo specchio. Mai. Mai. Mai. Mai. non concede nulla, là in mezzo ha alzato una Maginot, assieme a e è in trincea permanente. E così la difesa non va in affanno. Mai. Personaggio stupendo, raccontano a Trigoria. La Roma s’appresta a organizzare un -Day. È un piacere, ma anche un dovere. Ha ricevuto una valanga di richieste di interviste dal Belgio e qualcuna dalla Thailandia. Strano per una "riserva", per uno che "in Belgio lo ignorano", uno che se non è ancora nel centrocampo della sua nazionale è perché questo Belgio là in mezzo è già supersonico. Eppure adesso che gioca nella Roma il Ct Marc Wilmots gli ha ridato una speranza, in ottica Mondiale: «Nel suo ruolo - ha detto qualche giorno fa al "Corriere dello Sport" - c’è tanta concorrenza e io gioco con un solo mediano. Ma lui ha qualità e sa segnare. Il suo passaggio dal Cagliari alla Roma è sicuramente un momento importante. Sono curioso di vedere quali saranno le sue prestazioni e in quale ruolo giocherà. È tra quelli che sto seguendo e che continuerò a seguire». Sta conquistando Roma, dopo aver conquistato il cuore di Cagliari. Date un’occhiata al suo account su , è sommerso dall’amore dei tifosi, vecchi e nuovi, rossoblù e giallorossi. Lui accontenta tutti, twitta, ritwitta, risponde, è una trottola, sta al gioco col fake di . Poi spegne, stacca, si mette i parastinchi coi quattro mori, omaggio alla terra che l’ha adottato, veste la Roma. E là non si passa. Mai. Adesso continuate a chiamarlo riserva