IL MESSAGGERO (A. ABBATE) - Partita per partita, persona per persona. Strizzato dalla testa ai piedi, il Civ Bazzani. Centrifugata la bocca, esce più di qualche cigolio: «Sì, scommettevo per i calciatori». Faceva da intermediario, forse qualcosa di più: era un esperto dell'over e girava le informazioni ai giocatori. Parola
IL CITOFONO E GATTUSO
Lancia macigni, ma al momento sono solo sassolini. Bazzani in carcere sta studiando la sua strategia da bossettino dei colli bolognesi. Dico, non dico. E trema la Serie A: «Mauri mi chiese di alcuni incontri di scommesse relative al calcio. Gattuso? Un amico». Atteggiamento da pentito? Chissà se la faccia del Civ sarà presto appesa accanto alla foto di Provenzano nelle stanze della polizia. È da tre anni che lo Sco, indagando con la Procura di Cremona, si occupa ormai di personaggi di questo genere e usa i metodi dell'antiterrorismo e dell'antimafia per smontare il pallone italiano. C'è la tecnica del citofono(una sim intestata ad altri). Un'utenza dedicata regalò la svolta delle indagini contro le Br nell'omicidio Biagi.
LA SCHEDA INTESTATA
Paragone azzardato, ma ieri il pm Di Martino zoomava col Civ Bazzani i contatti con la famosa scheda intestata a Samantah Romano e utilizzata da Stefano Mauri. A ridosso di una combine Lazio-Genoa 4-2 del maggio 2011 della cui manipolazione scrive lo Sco vi è certezza. E secondo l'accusa - non è lunico citofono in funzione con il Civ: 110 contatti con lutenza della Baci e abbracci collezioni di Brocchi, i più significativi si riferiscono alla partita Lazio-Juventus del 2 maggio 2011. Poi ci sono i 13 con Gattuso: Il Civ lo conosce mezza serie A. Inquietante che mezzo campionato sia amico di un uomo che sa i risultati in anticipo. E che l'amico fraterno di ringhio, Pipieri, colui che a Bazzani dava le maglie, avesse un debito importante con la sua agenzia di scommesse. E' l'ultimo grande dettaglio.