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Primato, Mondiale, rinnovo: tutti i desideri di Pjanic

02/10/2013 alle 09:46.

GASPORT (C. ZUCCHELLI) - A qualche amico, nei giorni scorsi, Miralem Pjanic ha confidato: «Questo mese per me sarà fondamentale». Aspettava con ansia e anche un po’ di emozione l’arrivo di ottobre, il bosniaco, chiamato a giocarsi una storica qualificazione al Mondiale con la sua Nazionale. Il c.t. Susic lo ha convocato per gli impegni

Beghe contrattuali Lo esalta talmente tanto che, se dipendesse da lui, resterebbe a Roma tutto il tempo della permanenza di . È grazie a lui se è rimasto a Trigoria quest’estate, ed è grazie a lui se, dopo un periodo opaco, mezza Europa è tornata a parlare di quel centrocampista che a Lione faceva meraviglie. L’Equipe, ieri, gli ha dedicato un ampio servizio e, tra le altre cose, gli ha chiesto del contratto: «Ho ancora due anni e se la società vorrà discuterne verrà il tempo per farlo». Quelle che ha definito «beghe contrattuali» non sono ancora state risolte: nei primi incontri di maggio le parti erano distanti, con che chiedeva almeno 3 milioni a stagione e la Roma poco propensa ad accettare. Altre riunioni erano in programma a settembre, ma l’entourage del giocatore (l’agente italiano Gerbino, quello internazionale Becker e il padre del ragazzo) non è più stato contattato.

Fiducia Meglio, allora, concentrarsi sul campo e sulla sua rinascita. Tutto merito di : «Fin dall’inizio – le parole di – il rapporto tra noi è sempre stato molto chiaro. In ogni caso io non volevo andare via, volevo fare un’altra stagione alla Roma perché sto bene, perché gioco in un campionato tatticamente più evoluto rispetto a quello francese e perché volevo ripagare chi ha avuto fiducia in me». I dubbi «Volevo giocare un’altra stagione», dice . Non si sbilancia su quello che sarà. Senza rinnovo la Roma a giugno lo cederà, col rischio di ricavare però una plusvalenza minima rispetto agli 11 milioni spesi due anni fa. Se invece l’accordo si dovesse trovare e la squadra dovesse centrare almeno il terzo posto allora tutto verrebbe ridiscusso e, probabilmente, la Roma non avrebbe più dubbi nel tenerlo. Soprattutto perché ne è innamorato. Infatti in uno dei primi colloqui con , a fine maggio, gli disse: «Lasciamelo e lo renderò ancora più forte. A 23 anni non avete idea di quanto può crescere». 

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