CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Fratello di centrocampo, Simone Perrotta se lo guardava e non rivedeva se stesso. Rivedeva quei giorni in cui al centro della Roma cera una zona oscura
CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Fratello di centrocampo, Simone Perrotta se lo guardava e non rivedeva se stesso. Rivedeva quei giorni in cui al centro della Roma cera una zona oscura in cui finivano in polpette gli schemi altrui. «Così deve giocare De Rossi. E devastante quando non ha lobbligo di impostare» . (...)
Questo è il De Rossi che serviva alla Roma e Garcia non ha bisogno di andare a cercarne un altro né di risvegliarne uno dormiente dentro il centrocampista di lotta e di governo che già cè. Quel De Rossi capace contro il Livorno di proiettarsi sulla trequarti e pretendere il pallone da Totti e spalancare una partita chiusa, insieme con tutto un campionato ridente come un frutteto, è quanto occorre in un momento in cui la Roma affronta se stessa, i propri timori antichi, il dubbio di essere poco o nulla senza il suo capitano.
Per la Roma il pericolo di adagiarsi sullassenza del capitano è reale e immediato. Non resta che adattarsi. Rassegnarsi, quasi, allidea di dover recuperare da qualche parte le qualità che senza Totti vengono meno. Sarà questione di personalità, di senso di appartenenza, di lucidità. Il primo posto dove cercare tali doti è il cuore di Daniele De Rossi, Capitan Presente per la prossima partita e per diverse altre a seguire.
E De Rossi ha già cominciato il suo lavoro. Con lesempio durante gli allenamenti, a quanto raccontano i topolini sguazzanti nel groviera che è il centro sportivo di Trigoria. Anche con le parole: «Francesco è importante per noi e speriamo di ritrovarlo presto. Nel frattempo non pensiamo minimamente di aver combinato qualcosa perché abbiamo vinto otto partite o perché abbiamo battuto Inter e Napoli. Totti tornerà più forte di prima, ma a me piace sottolineare latteggiamento di giocatori come Borriello, uno che entra dalla panchina e diventa il migliore in campo» .
Dopo la partita con il Napoli a chi gli faceva notare che vincere le prime otto partite ha sempre significato scudetto replicava tranquillamente che quei precedenti si riferivano a un altro calcio, molto meno competitivo. E intanto, come fosse uno a parlare e un altro ad agire, le sue mani tracciavano scongiuri ben al di sotto dellorizzonte della telecamera.