GASPORT (A. PUGLIESE) - Quando gli hanno chiesto se si sentisse una scommessa o meno, la sua faccia ha cambiato espressione, trasudando quasi rabbia. «Scommessa io? Non devo dimostrare niente a nessuno. Farò vedere in campo quello che sono, il resto non conta niente». Esattamente quello che serve a questa Roma: gente
Nessun errore Maicon è già uno di quelli che contano nello spogliatoio giallorosso, ma a vedere dallOpen day anche fuori, vista lovazione con cui è stato accolto dai 25.000 dellOlimpico. «Dal primo giorno che sono qui è sempre stato un bel colpo docchio. So della mia forza e non penso che la mia vita privata abbia condizionato questi ultimi due anni dice il terzino brasiliano Ho scelto la Roma perché mi ha voluto con il cuore e questo conta. E farò di tutto per ripagarla. Di tutto ». Già, e pazienza se per anni è stato un rivale storico, arrivando a dedicare lo scudetto del 2008 a De Rossi, alla fine di una delle tante sfide tra Roma e Inter. «Per me Moratti è stato come un padre, non so cosa stia succedendo. Ma non è vero che dedicai quel titolo a Daniele, dissi solo che era meritato perché eravamo sempre stati in testa ». Acqua passata, ora remeranno insieme. «Non possiamo sbagliare niente, dobbiamo arrivare in Europa, possibilmente tra le prime tre. Mancanza di personalità? Per me questo a Roma non è mai stato un problema ». Di certo, con lui ora ce nè molta di più.